Simona Marchetti Corriere.it 15/02/08, 15 febbraio 2008
Quando si trovano in mezzo alla folla, le persone tendono a comportarsi come le pecore, ovvero a seguire ciecamente colui o coloro (al massimo due individui) che sembrano sapere esattamente dove stanno andando (anche se magari non è affatto vero)
Quando si trovano in mezzo alla folla, le persone tendono a comportarsi come le pecore, ovvero a seguire ciecamente colui o coloro (al massimo due individui) che sembrano sapere esattamente dove stanno andando (anche se magari non è affatto vero). Lo dicono i ricercatori dell’Università di Leeds che, guidati dal professor Jens Krause, hanno condotto una serie di esperimenti comportamentali su un gruppo di volontari, ai quali era stato detto di camminare attorno a una grande sala senza una meta precisa e senza parlare con gli altri. Solo a un ristretto gruppo di partecipanti erano state date delle istruzioni più dettagliate e precise. Risultato: basta appena il 5% di questi ”individui informati” a influenzare la direzione di una folla di almeno 200 persone, mentre il restante 95% segue la massa senza rendersene conto. Il professor Krause: «In questo atteggiamento, ci sono dei forti parallelismi con il comportamento degli animali che vivono in branco. Questo studio ha poi scoperto che anche se ci viene mostrata una strada più veloce, noi preferiamo generalmente fissarci su quella vecchia e tendiamo a convincere gli altri a fare lo stesso». Un comportamento che, a detta degli studiosi, potrebbe avere implicazioni letali nei casi in cui ci si trovi nelle condizioni di dover evacuare in fretta un edificio, perché ci porta a seguire quelle vie di fuga che ci sono familiari, anche se più lente, piuttosto che spingerci a scegliere un’alternativa. In altre parole, si segue la massa indipendentemente dal pericolo (reale o ipotetico) e non ci si azzarda a rischiare una soluzione diversa, con conseguenze spesso disastrose.