Fiorenzo Facchini, Avvenire 14/2;, 15 febbraio 2008
«Come ha notato Wittgenstein, il significato dell’universo non sta nell’universo» [27]. «Né l’evoluzione né il darwinismo obbligano ad essere atei, come è provato da convinti evoluzionisti, anche di marca darwinista, che si dichiarano credenti
«Come ha notato Wittgenstein, il significato dell’universo non sta nell’universo» [27]. «Né l’evoluzione né il darwinismo obbligano ad essere atei, come è provato da convinti evoluzionisti, anche di marca darwinista, che si dichiarano credenti. Ma la cosa singolare è che la posizione dei sostenitori del naturalismo darwiniano dimenticano che Darwin stesso, pur dichiarandosi agnostico e manifestando atteggiamenti ondeggianti sul piano religioso, non ha sposato posizioni di ateismo. Nella pagina finale della seconda edizione della sua opera Le origini della specie, dopo aver rilevato che ”vi è qualcosa di grandioso in queste considerazioni sulla vita”, aggiunge (rispetto alla prima edizione del 1859) ”e sulle varie facoltà di essa, che furono impresse dal Creatore in poche forme od anche in una sola»[27].