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 2008  febbraio 14 Giovedì calendario

Corriere della Sera, giovedì 14 febbraio ROMA – Anselma Dell’Olio: cattolica, celebre esponente del movimento femminista, giornalista esperta di cinema, moglie di Giuliano Ferrara

Corriere della Sera, giovedì 14 febbraio ROMA – Anselma Dell’Olio: cattolica, celebre esponente del movimento femminista, giornalista esperta di cinema, moglie di Giuliano Ferrara. "Quante cose, eh?". Cominciamo dall’ultima. "Da Giuliano...". Dalla sua decisione di candidarsi alle elezioni, guidando l’antiabortista "Lista per la vita". "Guardi, le dico: di questo argomento, Giuliano mi parla da sempre, da quando ci siamo sposati, ventuno anni fa. È una questione che, mi creda, scuote la sua coscienza. Però, no... non mi ha chiesto consigli...". Cosa le ha detto? "Mi ha detto: Anselma, è una cosa che sento dentro, la sento con forza. Devo fare qualcosa di concreto. Faccio una lista, mi candido ". Elei? "Io mi sono limitata a dirgli: sei convinto? Dico, Giuliano: te lo ricordi quanto dura fu l’esperienza del Mugello? Quando ti candidasti contro Antonio Di Pietro? Elui? "Niente, irremovibile. Lo conosce, Giuliano, no?". Le ha chiesto di candidarsi con lui? "Candidarsi significa sospendere la propria esistenza, e dedicarsi, anima e corpo, alla campagna elettorale. Si tratta d’un impegno che, davvero, non sento di poter affrontare. Anche se, come ho già detto, voterò per Giuliano". Lui è convinto di poter prendere voti anche a sinistra. "Il problema dell’aborto, il problema se dare la vita o toglierla, negarla, uccidere, è trasversale. Ho scoperto un sacco di donne, come dire? dalla storia insospettabile, che si pongono il problema. E poi, beh, se lei pensa al Pd...". Se pensiamo al Pd? "Ci sono anche esponenti come la cattolicissima Paola Binetti, no?". Questo è un punto interessante. Perché alcune personalità come la Binetti o Pezzotta, paiono invece piuttosto fredde, rispetto all’iniziativa di suo marito. "E lo credo, e certo... un estraneo, un intellettuale che non è né cattolico, né credente, né ateo... che è entrato nel loro orto... Fuori dai giri di parola?". Fuori. "Questa iniziativa di Giuliano dà fastidio a molti cattolici, altroché". Sta pensando anche a ciò che ha detto Alberto Melloni, storico della Chiesa, a Paolo Conti, sul "Corriere"? "Melloni ha evocato addirittura l’Action Française... Giuliano spaventa, evocano ogni genere di fantasmi".  vero: ma perché? "In realtà, di preciso, non lo sanno neppure quelli che già lo criticano. Infatti si limitano a fare un processo alle intenzioni ". Luigi Bobba, potente esponente teodem, dice che sente "puzza di bruciato "... "Ecco, appunto. Ma se lo chiedono cosa ci guadagna, in questa vicenda, Giuliano? La verità è che la vive come un fatto culturale, ne fa solo una enorme questione di principio". Enorme anche ciò che è accaduto a Napoli. "Lei crede? un fatto accaduto a una persona, un caso isolato...". Il ministro della Sanità, Livia Turco, sostiene però che c’è un clima da "caccia alle streghe e...". "Ridicolo. Livia Turco è una persona assennata, e alla quale voglio bene: ma solo una crisi di panico collettiva può portare a dire certe frasi". Panico, di chi? E per cosa? "Che possa essere messo in discussione un dogma: il diritto all’aborto, senza se e senza ma. Senza, voglio dire, prendere in considerazione la questione morale: della vita e della morte". Ma ora scende in campo Giuliano, suo marito. "Sa cosa mi ha giurato? Che non vuol cambiare la legge 194. Non vuole che le donne siano criminalizzate. Né, tantomeno, che siano costrette a partorire. Giuliano vuole, chiede solo consapevolezza per un atto, tremendo, com’è l’aborto". Fabrizio Roncone