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 2008  febbraio 15 Venerdì calendario

Oggi Alessio Boni protagonista della fiction Caravaggio (Raiuno, alle 21.30). Confronti Alessio Boni a proposito del Caravaggio interpretato in uno sceneggiato di quarant’anni fa da Gian Maria Volontè: «Confronto impossibile quello con Volontè, quel film tv era quasi un documentario teatrale, una cosa diversa

Oggi Alessio Boni protagonista della fiction Caravaggio (Raiuno, alle 21.30). Confronti Alessio Boni a proposito del Caravaggio interpretato in uno sceneggiato di quarant’anni fa da Gian Maria Volontè: «Confronto impossibile quello con Volontè, quel film tv era quasi un documentario teatrale, una cosa diversa. In questo caso si è scelto di raccontare la verità biografica, l’omicidio, l’omosessualità, ma soprattutto il Caravaggio artista ieratico, viscerale, tormentato, anche violento e a suo agio nei bassifondi, ma proprio perché rispecchiava la società in cui viveva». Spada Per i duelli della fiction Alessio Boni ha preso lezioni di scherma dal maestro Renzo Musumeci Greco: «Ho scoperto che la spada era una lotta terrificante. Con Maurizio Donadoni ho duellato per dieci ore senza controfigure: è stato il momento più duro della mia carriera». Coincidenze Alessio Boni fa notare che alcune tappe della sua vita sono identiche a quelle del Caravaggio: «Entrambi 
veniamo della provincia bergamasca, io a 21 anni mi sono trasferito a Roma per
 cominciare i miei studi artistici e alla stessa età Caravaggio si è recato a
Roma, dove, come me, veniva preso in giro per l’ accento bergamasco. La prima
 persona a commissionargli un’opera si chiamava Orazio Costa e il mio maestro di
 accademia si chiamava Orazio Costa. Caravaggio è morto a 39 anni e io avevo 39 anni
 quando abbiamo girato la scena della morte. Caravaggio aveva un fratello prete e anche io». Naso allargato Per interpretare Caravaggio Alessio Boni è stato completamente trasformato: «Mi hanno messo 
le lenti a contatto marroni, mi hanno allargato il naso, colorato il pizzetto e 
le sopracciglia, e mi hanno anche creato le borse sotto gli occhi».