La Stampa 12 febbraio 2008, Gabriele Beccaria, 12 febbraio 2008
Ei fu. La Stampa 12 febbraio 2008. Assassinato o morto di cause naturali? Come Tutankhamon, Napoleone detesta la banalità
Ei fu. La Stampa 12 febbraio 2008. Assassinato o morto di cause naturali? Come Tutankhamon, Napoleone detesta la banalità. I complottisti lo vorrebbero ammazzato dai perfidi inglesi, terrorizzati da un secondo ritorno in Francia. E invece gli scienziati dissolvono l’aura di mistero che un grande deve portare con sé. Non è stato l’arsenico ad avvelenarlo a Sant’Elena: lo sostiene uno studio italiano, condotto da un team dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare insieme con un gruppo di ricercatori dell’Università di Pavia. La certezza arriva da alcuni capelli del condottiero, raccolti in diverse fasi della sua esistenza: quando era bambino, durante l’esilio all’Elba e quello a Sant’Elena e anche dopo la morte, il 5 maggio 1821. I campioni, con quelli del figlio e della moglie, sono stati analizzati proprio alla ricerca della celebre sostanza e per i test è stato utilizzato il piccolo reattore nucleare di Pavia. Il «bombardamento» dei capelli è durato otto ore: i neutroni - spiegano i ricercatori - vengono catturati dall’arsenico, che si trasforma in un isotopo radioattivo e si individuano quindi i nuclei attraverso la misura del loro decadimento. Il verdetto? Le tracce del metallo sono sempre alte, dall’infanzia agli ultimi giorni, e le concentrazioni sono allarmanti, se paragonate agli standard attuali. «I contenuti dimostrano come due secoli fa ci fosse un’esposizione maggiore dell’attuale», spiega la tossicologa Angela Santagostino, probabilmente legata ai coloranti, alle colle e ai fumi della legna da ardere. «Il confronto dei livelli del veleno nei capelli di Napoleone alla morte con quelli risalenti a periodi precedenti fa pensare a un assorbimento cronico, continuato a Sant’Elena, e sembra quindi poco probabile che la sua fine sia da attribuire a un avvelenamento criminale». Peccato per chi voleva il thriller a tutti i costi. Ma non è la prima volta che la fisica squaderna la storia. Un altro studio dell’Infn ha dimostrato che una tunica attribuita a San Francesco era invece successiva, mentre un ricercatore austriaco ha da poco dimostrato, sempre analizzando un po’ di capelli, che Beethoven è stato ucciso per errore dal suo medico. Arsenico? No, piombo. Gabriele Beccaria