varie, 14 febbraio 2008
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Westergaard Kurt
• Danimarca 13 luglio 1935. Vignettista • «La vignetta di Kurt Westergaard che riproduce il Profeta Maometto con una bomba nel turbante ha avuto allarmanti conseguenze. Westergaard [...] ha ricevuto minacce di morte, al pari degli altri vignettisti e di alcuni redattori del Jyllands-Posten, il giornale che aveva originariamente pubblicato i disegni. ”Le vignette e quanto accaduto in seguito alla loro pubblicazione sono parte del fardello che mi porto dietro, compresi i rischi che corro” [...] Un’indagine della polizia aveva fatto luce su un piano islamico a buon punto di organizzazione finalizzato ad aggredire Kurt Westergaard nella sua stessa casa. Era addirittura possibile che i terroristi fossero già riusciti a entrarvi, in quanto sono stati trovati in possesso di una piantina precisa per quanto abbozzata delle planimetrie dell’edificio.[...] ”[...] Per due anni interi ho avuto il pensiero fisso che qualcuno volesse uccidermi per quella vignetta e all’improvviso la mia paura si è fatta reale [...] Alcuni fanatici presumibilmente sperano di ottenere fama dal mio assassinio e forse anche una grande ricompensa nell’aldilà, se dovessero riuscire a farmi fuori. Per simili gesti pare vi siano varie forme di ricompensa. Sono sicuro che dal loro punto di vista e per la loro cultura uccidermi sarebbe qualcosa di glorioso. In fondo ho disegnato l’unica vignetta che non riescono a dimenticare”» (Jason Hansen, ”la Repubblica” 14/2/2008) • Il 1° gennaio 2010 scampò ad un attentato: «’Me la sono vista brutta, ma l’importante è salvare la pellaccia, ora e sempre”. [...] stava per essere ucciso da un ragazzo somalo ventottenne, militante di un’organizzazione islamista collegata ad Al Qaeda. [...] il giovane è riuscito ad entrare nella casa di Arhus, sfondando la porta d’ingresso a colpi d’ascia. ”Gridava cose confuse in un pessimo danese - racconta Westergaard -. Ho sentito urlare ”Vendetta’, ”Sangue’”. Il vignettista stava giocando in salone con la nipotina di cinque anni. Hanno fatto in tempo a rifugiarsi nella ”panic room” blindata che la polizia aveva allestito nel suo bagno un anno fa, quando il vignettista aveva chiesto alle autorità di tornare a vivere come ”un normale cittadino”. Gioviale, impulsivo, irriverente. Westergaard non è un danese qualunque. [...] ha firmato una delle ”vignette sataniche” pubblicate sul giornale conservatore Jyllands-Posten. Quei ritratti satirici di Maometto continuano a perseguitare la Danimarca. Nel 2006 tre ambasciate danesi sono state attaccate e una cinquantina di persone sono rimaste uccise in disordini in Medio Oriente, Africa e Asia, sempre legati alle caricature danesi. Osama Bin Laden le aveva citate in un suo messaggio del marzo 2008 e, qualche mese dopo, sei cittadini danesi erano stati uccisi in un attentato all’ambasciata di Islamabad. [...] Westergaard [...] non ha voluto fare marcia indietro. lui che ha disegnato la caricatura più controversa: Maometto con un turbante esplosivo in testa. [...]» (Anais Ginori, ”la Repubblica” 3/1/2010).