Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  febbraio 13 Mercoledì calendario

Meredith non ha subito violenza. Il Messaggero 13 febbraio 2008. Lo aveva scritto nella sua prima relazione, subito dopo l’autopsia di Meredith Kercher, la studentessa inglese sgozzata a Perugia: sul corpo della ragazza non ci sono segni evidenti di violenza sessuale

Meredith non ha subito violenza. Il Messaggero 13 febbraio 2008. Lo aveva scritto nella sua prima relazione, subito dopo l’autopsia di Meredith Kercher, la studentessa inglese sgozzata a Perugia: sul corpo della ragazza non ci sono segni evidenti di violenza sessuale. L’ha ribadito oggi, Luca Lalli, medico legale, che ha consegnato questa mattina i risultati dell’autopsia, dopo aver ricevuto i risultati degli esami tossicologici e istologici e aver fatto altri accertamenti. Meredith Kercher ha avuto, sì, un rapporto sessuale prima di essere uccisa, ma con gli elementi a disposizione non è possibile stabilire se è avvenuto la sera in cui la studentessa inglese è stata ammazzata - il 1° novembre - o il giorno precedente. E la morte della giovane sarebbe avvenuta in un range temporale più ampio di quello inizialmente indicato: potrebbe essere stata uccisa in un arco di tempo che va dalle 9 di sera alle 4 del mattino. Non è stato possibile, infatti stabilire quando ha cenato di preciso. Elemento fondamentale per poter indicare con più precisione l’orario della morte, dato che i primi accertamenti del medico legale sono stati fatti dodici ore dopo il ritrovamento del corpo, ultimati i rilievi della Scientifica. Certo, dall’autopsia non può certo emergere se la ragazza è stata costretta a subire un rapporto sessuale sotto la minaccia di un coltello, ad esempio, - e per questo, senza avere segni fisici sul corpo - , quindi, secondo gli investigatori, non è possibile escluderla del tutto. In carcere, accusati di concorso in omicidio e in violenza sessuale, ci sono lo studente pugliese, Raffaele Sollecito (che sabato prossimo discuterà la sua tesi di laurea in ingegneria informatica), la coinquilina di Mez, Amanda Knox, americana di 20 anni, e l’ivoriano Rudy Hermann Guede, 22 anni, conoscente della vittima e di Amanda. L’autopsia inoltre conferma che Meredith era morta per uno shock metaemorragico da lesione al collo inferta con uno strumento vulnerante, un coltello.