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 2008  febbraio 14 Giovedì calendario

Pezzulo Giovanni

• Carinola (Caserta) 25 febbraio 1963, Rudbar (Afghanistan) 13 febbraio 2008 (ucciso dai Talebani). Maresciallo dell’esercito. Specialista delle attività umanitarie in teatri di guerra o post-guerra. Aveva operato in Kosovo e in Iraq, trovandosi a Nassiriya il 12 novembre 2003, giorno della strage. In Afghanistan era arrivato il 10 dicembre 2007 nell’ambito dell’attività del Cimic, l’organismo di cooperazione civile militare • «[...] Doveva essere un’operazione pacifica quella di [...] Rudbar, un pugno di casolari tra le montagne che circondano la Valle di Uzeebin, 60 chilometri a est di Kabul. Un luogo tristemente noto, qui transita anche la strada per Jalalabad e il passo Kyber, c’è il villaggio di Sarobi, dove nel 2001 venne assassinata l’inviata del Corriere Maria Grazia Cutuli assieme a tre giornalisti stranieri. ”I soldati della taskforce Sarobi dovevano distribuire cibo, vestiti caldi e medicinali in sostegno alla popolazione”, afferma un comunicato del ministero della Difesa a Roma. Da Kabul, il portavoce dei circa 2.200 militari del contingente Isaf italiano [...] capitano Mario Renna, specifica che la forza era formata da un plotone (una trentina di uomini tra Alpini ed effettivi della Folgore) giunto sul posto a bordo di otto autoblindo Puma e cingolati da neve. [...] al momento della distribuzione degli aiuti che partono i colpi assassini. Le autoblindo si dispongono in circolo, i camion con i pacchi- aiuto vengono distribuiti ai capi tribù locali. Poi gli spari. ”Sono raffiche sparate da distanza. Non è sembrata un’imboscata in piena regola né una vera battaglia. I soldati italiani hanno subito risposto al fuoco, ma gli aggressori si erano già dileguati. Questione di pochi secondi”, aggiunge Renna. Muore subito il primo maresciallo Giovanni Pezzulo, del gruppo Cimic di Motta di Livenza [...] E rimane ferito un suo commilitone, il maresciallo Enrico Mercur [...] Poi la rivendicazione del portavoce talebano Zabihullah Mujahid. [...] In Kosovo sembra fosse famoso per l’aiuto attento che prestava a bambini ed anziani. Pezzulo era a Nassiriya, in Iraq, il giorno dell’attentato del 12 novembre 2003. ”Era passato davanti alla base dei Carabinieri 15 minuti prima che scoppiasse l’inferno”, racconta lo zio, Augusto Bertone. [...] i compagni lo ricordano anche per le lunghe telefonate in cui cercava di rassicurare nella loro casa di Oderzo, in provincia di Treviso, la moglie Maria D’Agostino e la figlia diciottenne Giusy. [...]» (Lorenzo Cremonesi, ”Corriere dellaSera” 14/2/2008).