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 2008  febbraio 13 Mercoledì calendario

All’Italia il vizio costa sei miliardi ogni anno. Il Sole 24 ore 13 febbraio 2008. All’Italia i fumatori costano quasi sei miliardi di euro l’anno

All’Italia il vizio costa sei miliardi ogni anno. Il Sole 24 ore 13 febbraio 2008. All’Italia i fumatori costano quasi sei miliardi di euro l’anno. Perché il prezzo delle sigarette si misura anche in termini di vite umane perse, di ricoveri e spese mediche, di giorni di lavoro andati in fumo. Il tabacco è responsabile di un decesso su dieci tra gli adulti nel mondo. Nel 2005 ha causato 5,4 milioni di morti, di cui 80mila in Italia: in media uno ogni sei secondi. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che entro il 2030 i decessi legati al fumo supereranno gli 8 milioni l’anno, l’80% dei quali si concentrerà nei Paesi a basso e medio reddito. «In Europa – spiega Piergiorgio Zuccaro, responsabile dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità – il 20% dei decessi è attribuibile al fumo di sigaretta: il 56% per malattie cardiovascolari, il 35% per tumore e il 9% per altre cause». Nel nostro Paese il tabacco è responsabile del 91% delle morti per cancro al polmone negli uomini e del 55% nelle donne. Come ripete l’Oms, «il fumo è la prima causa di morte facilmente evitabile». Più imprecisi, ma comunque alti, i dati sui costi relativi al ricorso ai servizi sanitari: secondo il rapporto appena sfornato dall’Oms, negli Usa ammontano a 81 miliardi di dollari, in Germania a quasi 7 miliardi. Per l’Italia le ultime informazioni risalgono al 2001: il costo dell’assistenza ospedaliera attribuibile al fumo (1,86 milioni di ricoveri e 11,68 milioni di giornate di degenza) è stato calcolato dall’Iss in 5,7 miliardi. Pari all’8% della spesa sanitaria pubblica e allo 0,47% del Pil. Una cifra cui va sommata la perdita di produttività per le assenze dal lavoro dovute a patologie correlate al fumo, stimata intorno a 135 milioni di euro. In tutto, l’Italia perde 5,8 miliardi ogni anno. «Oggi sono in corso nuove valutazioni per aggiornare i dati – sottolinea Zuccaro – ma niente lascia presumere che queste cifre siano diminuite, anzi». Nei soli Stati Uniti i decessi legati alle sigarette sfociano in una perdita di opportunità economica calcolata in 92 miliardi di dollari all’anno. Tanto più grave, in termini economici, quanto più le morti si verificano nei Paesi in via di sviluppo. Colpendo al cuore la forza lavoro dell’economia globalizzata. Manuela Perrone