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 2008  febbraio 13 Mercoledì calendario

Buffett «cavaliere bianco» degli assicuratori di bond. Il Sole 24 ore 13 febbraio 2008. Warren Buffett scende in campo contro la crisi del credito

Buffett «cavaliere bianco» degli assicuratori di bond. Il Sole 24 ore 13 febbraio 2008. Warren Buffett scende in campo contro la crisi del credito. L’Oracolo di Ohama ha indossato i panni del cavaliere bianco, pronto a soccorrere mercati assediati dal rischio di contagi sempre più gravi in arrivo dalla debacle nei mutui e nei titoli a loro collegati: esorcizzando le crescenti paure di tracolli fra le società che assicurano le obbligazioni, Buffett ha messo a disposizione una nuova linea di difesa offrendo ai gruppi quali Ambac, Financial Group, Mbia e Financial Guaranty Insurance forme di riassicurazione su ben 800 miliardi di dollari di bond municipali. Il piano di Buffett, appena comunicato, ha fatto tirare un immediato sospiro di sollievo a Wall Street. In Borsa le ipotesi di salvataggi o comunque di maggior protezione dall’impatto della crisi hanno consentito al Dow Jones di guadagnare oltre 200 punti durante la seduta. L’indice industriale statunitense ha chiuso in crescita dell’1,09%. L’effetto positivo non ha contagiato, però, gli altri "panieri" a stelle e strisce: l’S&P500 ha fatto segnare una crescita dello 0,7% mentre Nasdaq ha archiviato la seduta invariato. «Gli investitori sperano che questo aiuti a evitare scenari apocalittici», ha detto T. J. Marta della Royal Bank of Canada Capital Markets. Le incognite, tuttavia, non sono svanite. A ben vedere sono ancora lì. I bond municipali, infatti, sono già considerati tra i più sicuri, anche se il terremoto cominciato con i mutui subprime minaccia di allargarsi a macchia d’olio a crescenti segmenti del mercato del debito. L’offerta di Buffett non tocca i ”capitoli” più rischiosi come i Cdo, complessi titoli che combinano molteplici debiti tra cui i mutui più fragili. Alla caccia di opportunità in un clima di ottimismo e eccessi, negli anni scorsi molte finanziarie si sono gettate a trattare e assicurare strumenti sempre più rischiosi. Le azioni di assicuratori quali Ambac e Mbia, così, hanno ieri continuato a soffrire con flessioni superiori al 10 per cento. Finora la crisi è costata perdite per oltre cento miliardi di dollari all’alta finanza americana e mondiale, con le società di assicurazione che davanti a future ondate di default su debiti potrebbero soffrire emorragie per altri miliardi di dollari. Numerose società sono anche finite al centro di inchieste sulle loro pratiche e la loro contabilità. Soltanto nei giorni scorsi il colosso assicurativo Aig ha preannunciato perdite miliardarie legate alla svalutazione di titoli legati a mutui. Buffett ha annunciato pubblicamente la sua offerta durante un’intervista alla rete televisiva Cnbc. Le riassicurazioni sulle obbligazioni municipali saranno coordinate dalla sua holding, la Berkshire Hathaway, e sono state proposte ai più grandi bond insurer degli Stati Uniti: dall’Ambac Financial Group alla Mbia e alla Financial Guaranty Insurance. Buffett ha precisato che una delle società avrebbe declinato l’offerta, mentre altre devono ancora rispondere all’invito. stato lo stesso Buffett, tuttavia, a calmare eccessivi entusiasmi riguardo al suo piano, sottolineando che l’intervento non è un atto di «nobiltà finanziaria». Piuttosto, ai suoi occhi, si tratta di una saggia decisione di business nei confronti di un mercato che dovrebbe riprendersi, almeno nei segmenti più solidi che oggi l’Oracolo di Omaha ritiene eccessivamente penalizzati dai timori di contagio. «Quando incontrerò San Pietro non gli presenterò il mio gesto come un merito per entrare – ha dichiarato – Il nostro obiettivo è quello di fare soldi». Berkshire Hathaway ha chiesto in cambio una commissione, per l’esattezza pari a 1,5 volte il premio rimanente per la durata delle obbligazioni. E ha stimato che 800 miliardi di dollari di riassicurazioni dovrebbero coprire interamente i bond municipali esentasse al momento trattati da Ambac, Mbia e Financial Guaranty. Con un tale supporto alle spalle, l’idea è che le contrattazioni su simili obbligazioni si sblocchi. La holding di Buffett non è nuova agli ingressi su questo mercato. Sul finire dell’anno scorso la Berkshire aveva già lanciato un proprio business di assicurazioni obbligazionarie, nell’intento di trarre vantaggio dai problemi conosciuti da altri grandi assicuratori. La divisione di Berkshire, forte della credibilità di Buffett e del suo business, ha ottenuto un elevato rating sul credito di tripla A, che le ha già consentito di chiudere alcune operazioni. Questo mentre le rivali, nella bufera del credito, venivano declassate e trovavano sempre più difficile agire sul mercato. Quel mercato del credito che ieri, secondo il Wall Street Journal, potrebbe assistere all’arrivo al vertice dell’investment banking di Ubs di Jerken Johansson, attualmente capo dell’istitutional equity in Morgan Stanley. Marco Valsania