Marco Pasqui, Vanity Fair 20/2/2008, pagina 230., 20 febbraio 2008
Fanatici del motore di ricerca Google hanno creato The Church of Google, sostenendo che la creatura di Page e Brin «è la cosa esistente più vicina a Dio»
Fanatici del motore di ricerca Google hanno creato The Church of Google, sostenendo che la creatura di Page e Brin «è la cosa esistente più vicina a Dio». Ecco le prove: è onnisciente, indicizza più di 9,5 milioni di pagine e mette tutta questa conoscenza a disposizione di tutti; è onnipresente perché le pagine che indicizza sono distribuite sui server sparsi in ogni angolo del pianeta; risponde alle preghiere, basta scrivere cosa si sta cercando nell’apposito spazio e cliccare; è potenzialmente immortale, perché i dati, essendo disseminati ovunque, sono indistruttibili; è infinito perché internet può crescere per sempre; si ricorda di tutti perché grazie alla funzione "copia cache" ogni pagina web lascia una traccia di sé; è buono perché non può fare del male a nessuno; è la più richiesta tra tutte le divinità: sul web la parola google è più cercata delle parole "dio", "allah" e buddha" messe insieme. Infine ci sono più prove dell’esistenza di Google che di ogni altro essere superiore.