L’espresso 14 febbraio 2008, 14 febbraio 2008
Questo polpo sa di silicio. L’espresso 14 febbraio 2008. Polpo Gli studi sul tentacolo del polpo sono ancora in corso
Questo polpo sa di silicio. L’espresso 14 febbraio 2008. Polpo Gli studi sul tentacolo del polpo sono ancora in corso. L’obiettivo è quello di realizzare un robot soft-bodied, ovvero con le stesse caratteristiche di destrezza, estensibilità e forza che in natura si trovano nel tentacolo, nella lingua e nella proboscide. Grazie all’estrema duttilità dei tessuti ’life like’, il tentacolo robotico potrebbe servire tra l’altro per cercare sopravvissuti sotto le macerie, o per gli esami endoscopici. Lampreda Questo robot dal corpo elastico e biomimetico allo stato attuale costituisce un modello per lo studio avanzato della coordinazione visu-motoria (interazioni tra occhi e muscoli, che non interessano il cervello e consentono anche nell’uomo una locomozione ’automatica’). Nei prossimi mesi potrebbe essere preso a modello per la costruzione di robot acquatici con elevata destrezza, capaci di risalire la corrente e portare a termine monitoraggi ambientali o di siti a rischio (per esempio in caso di alluvioni). Scarafaggio Le capsule di ultima generazione per gli esami endoscopici del tratto gastro-intestinale hanno le zampe. Ingoiate, anziché lasciarsi ’portare dalla corrente’ lungo l’apparato digerente, sono in grado di risalirlo e di muoversi dentro il nostro corpo, per filmare i punti più importanti con una webcam. Robot sacrificali Colonie di microrobot possono essere messe in Rete e programmate come un unico grande organismo pensante. Volando o saltando, questi particolari microrobot possono mappare territori anche molto vasti ma soprattutto possono ’sacrificare’ il loro corpo, poggiandosi e assemblandosi in base a uno schema predefinito in modo da costruire diversi tipi di oggetti. Ideali per riparazioni nello spazio o per interventi in luoghi inaccessibili, hanno molte possibili applicazioni militari.