La Stampa 11 febbraio 2008, Claudio Sabelli Fioretti, 11 febbraio 2008
”A letto sono brava e in cucina anche”. La Stampa 11 febbraio 2008. Il cognome non lo conosce quasi nessuno
”A letto sono brava e in cucina anche”. La Stampa 11 febbraio 2008. Il cognome non lo conosce quasi nessuno. Jnifen. Ma il nome lo conoscono tutti, Afef. In arabo purezza. Tunisina, ormai italiana. Bellissima. Modella. Presentatrice tv. Oggi testimonial dell’Oreal («Tu vali»). E moglie di Marco Tronchetti Provera: Pirelli, Telecom, uno dei manager più pagati d’Italia. Cominciamo dalle balle... i barracuda. «Che c’entrano i barracuda?». Marta Marzotto ha raccontato che voi due ballavate in un megayacht sopra un vetro che copriva una piscina dove nuotavano quattro barracuda... «Molto ironica». Fantasia sfrenata. «Io non ho mai ballato sui barracuda». Come nasce una balla del genere? «Una volta, a Saint Tropez, siamo stati invitati su una barca di un nostro amico arabo che a casa sua ha questo hobby dei barracuda. Ma sulla barca nessun barracuda». Fine dei barracuda. Altra balla: l’anellone di fidanzamento, meraviglioso, di grande valore. O falso? «Anellone? Un anello normale». Con diamanti finti? «Marco mi regala un anello di fidanzamento finto?». Vero ma piccolo. «Vero ma normale. Sono punti di vista. Qualcuno ha un anellino piccolo ma gli sembra enorme». Il mistero dell’età. Roberto D’Agostino dice che ha festeggiato trent’anni almeno quattro volte. «Mi chieda quanti anni ho». Ci mancherebbe altro. «Ha il permesso». Quanti anni ha? «Quarantaquattro. Abbassarsi l’età è un errore». Lei fece impazzire le milanesi. Metà la adoravano, metà la disprezzavano. «Alcune milanesi, poche, pensavano: ”Ma che cosa c’entra lei con uno come Marco, un imprenditore a modo, vestito in modo serio... Che c’entra questa qua che non si veste da sciura, non sta negli schemi...”». Gli schemi… «Schemi noiosissimi, di una falsità incredibile, gente attenta a quello che dice, a come muove la testa, che non si rilassa. E arrivo io, fatta come sono. Mi piace ridere. Se devo annoiarmi mi annoio da sola, a casa. E poi araba. E poi musulmana. Ce le avevo tutte. Non potevano non reagire». Ha stimolato l’anima razzista un po’ nascosta della gente bene di Milano... «Le milanesi non hanno anima razzista. Forse un po’ bigotta». Dissero: «Finiremo con le filippine in cucina e le tunisine nel letto». Si offese? «Assolutamente no. Io posso passare dal letto alla cucina. Posso essere filippina e tunisina allo stesso momento. Essere brava a letto è una cosa molto bella. Mi hanno fatto un complimento». Lei si era cuccato Marco Tronchetti Provera, il meglio figo del bigoncio, l’uomo cui aspiravano tutte le signore bene... «Va bene, era il meglio che c’era sul mercato. Ma non l’ho mica rapito. Anche lui mi ha presa. Ci siamo stati presi tutti e due, ci siamo piaciuti». Chi ha preso l’iniziativa? «Beh, lui. Però gli avevo fatto capire che mi piaceva. Ci siamo incontrati a Londra per un’intervista. E la sera, quando gli altri se ne sono andati via, siamo rimasti a chiacchierare fino alle tre di mattina. Io e lui da soli». E’ mai stata rifiutata da un uomo? «No». Perché ride? Se mi avesse risposto sì sarei andato a picchiarlo. «Ci crede? Sono stata poco corteggiata, molto poco». Non ci credo. «Mai sul lavoro. Né in televisione, né nella moda. Nella moda magari è normale. Sono gay». Ai gay lei piace... «Sono la loro icona». Più della Carrà? «Generazioni diverse...». I gay le piacciono. «Anche quando ero piccola, a Tunisi, difendevo i ragazzi gay che venivano derisi». Mughini ha scritto: «Afef è la donna più bella del pianeta, insieme a Monica Bellucci». «Del pianeta! Grazie! E’ il suo punto di vista. Speriamo che lo diffonda». Che cosa ricorda della sua gioventù? «In giro per il mondo». Padre diplomatico. «Ambasciatore in Libia, Libano, Arabia Saudita, Egitto, Siria, Bahrein, Iraq». Ricordi forti? «La guerra in Libano, i bombardamenti, gli amici persi. Ma anche le partite di pallone, il menarsi con i maschi». Difficile immaginarla che gioca a pallone... «Facevo i campionati. Terzino sinistro». Cattiva quindi. «Cattiva, cattiva». Cinque fratelli, tutti belli. «Merito della mamma. Era bellissima». Un seno notevole. «Un seno trionfale. La sesta. Ma non l’ho mai vista scollata». Culture diverse. Afef è forse l’unica donna di spettacolo che non si è mai spogliata... «E’ più sensuale rimanere coperta». In Internet... «In Internet girano fotomontaggi su siti porno. La testa è mia, il resto no». Si farebbe la plastica? «Non l’ho fatta mai. Ma in futuro...». Non le labbra! «Ma ha visto le mie labbra?" Topless? «E’ antiestetico e antisexy». Le italiane invece ti sbattono tutto in faccia, ha detto... «In Occidente c’è una notevole massa di carne esposta in giro. E poi criticano il velo delle musulmane. Mille volte meglio il velo di tutte queste donne spogliate. E’ più sexy, è più bello, più elegante». Ricorda il primo amore? «Avevamo tredici anni. Lui era affetto da distrofia muscolare. La nostra era una storia bella, molto innocente. Io lo facevo uscire con la carrozzella. L’adoravano tutti. Lui diceva che mi voleva sposare. Dopo un paio d’anni è morto». Qual è il suo rapporto con il lusso? Naomi Campbell disse: «I don’t fly commercial». «I fly commercial. Io. Alitalia, Air France...». Alcuni amici: Alfonso Signorini... «Una iena. Abbiamo litigato tantissime volte». Lei gli ha versato un bicchiere d’acqua in testa. «Se lo meritava». Sostiene che lei è più uomo che donna. «Per la testa che ho. Non per il resto». Dice che parla di sesso come un sergente di una caserma di periferia... «Con i miei amici gay. Uso il loro linguaggio. Anche parole forti». Altri amici: Massimo Moratti, il presidente dell’Inter. «E’ più amico di mio marito». Lei era juventina. E’ diventata interista. «Ero juventina da bambina. Tifavo Platini e quindi Juve. Poi l’ho conosciuto: antipatico e supponente. Basta Juve. E viva l’Inter di Marco». Aveva passione per quelli che perdono... «Adesso non perde più». Altri amici: Miuccia Prada... «Le voglio molto bene. Però sono anche amica di Valentino, di Armani». E Cavalli. «Ero la sua musa. Aprivo e chiudevo le sue sfilate». Veniamo ai nemici. «Non ho nemici». Quelli che parlano male di lei. Alba Parietti ha criticato Veltroni per averla «corteggiata»: «Afef non è l’emblema della donna di sinistra. Non ha una carriera di grande serietà intellettuale e politica». «Vogliamo fare una gara su chi è più seria ed intellettuale?». Beppe Grillo la prende in giro dicendo che ha sposato un Cda pieno di debiti... «Grillo dice spesso delle cose giuste. Dice che non debbono entrare in Parlamento i condannati. Io aggiungo che mi piacerebbe che tutti i politici facessero dei test di psichiatria. Molti di loro hanno dei problemi di culto della personalità, di frustrazione». Sono malati mentali? «E’ un po’ forte...». Dei disturbati... «Insomma vorrei che chi mi governa fosse sano di mente. Chiedo troppo?». Fuori i delinquenti e i disturbati. «E anche quelli che dicono battute cretine. C’è un gruppo di politici addetti alle battute cretine». Nomi. «Ho già detto troppo. Mio marito si arrabbierà già tanto...». Torniamo a Grillo. «Il suo problema è che non conosce gli argomenti di cui parla». Chiamava suo marito «il tronchetto dell’infelicità». «Fa ridere questa battuta? Se Marco incontrasse Grillo gli spiegherebbe tutto e lo convincerebbe». Organizziamo un incontro? «Certo. Ma Grillo non accetterà. Lui è per il monologo». Passiamo ad Oriana Fallaci. «Spero riposi in pace. Quella pace che a lei non piaceva». Marcello Pera. «Parlò dei pericoli del meticciato. Come se gli italiani non fossero meticci, con tutte le immigrazioni che ci sono state. Le sue erano parole che aumentavano la tensione e fomentavano la guerra, il razzismo, l’odio». Suo figlio è un meticcio. «Samy ha sedici anni. E’ l’esempio di quanto sia bello mischiare le religioni e le culture. Samy non potrebbe mai essere razzista. Ha i nonni musulmani, ebrei e cristiani. Tre tipi di sangue e tre religioni nel suo Dna». Sulla «Padania» abbiamo letto che lei è «una sgallettata di importazione». «E’ gente che non legge, non viaggia, non conosce i poeti arabi, pensa che da noi si giri ancora con i cammelli». Lei è gelosa? «No». Ha detto: la gelosia invecchia la pelle e fa venire le rughe. «Non la gelosia, la cattiveria». Quindi chi ha le rughe è cattivo... «Ci sono anche le rughe del sorriso». Suo marito è geloso? «Lo nasconde bene». Ma lei lo capisce... «Lo tradisce lo sguardo. Diventa un po’ indagatore e un po’ gelido». Lei ha mai tradito? «No». Mai, mai, mai? «E se l’ho fatto non lo dico. Ma non ho mai tradito Marco». Quindi ha tradito... «Non questo Marco». E’ stata mai tradita? «Credo di sì». Mi dica il nome che vado a picchiare anche lui. «Non è il caso». Lei torna a casa e trova... «...mio marito a letto con un’altra?». Sì. Picchia lui o picchia lei? «Dico: ”Smettetela almeno quando parlo”. E poi me ne vado». Gli uomini più belli del mondo? «Belli come i libanesi non ce n’è. Molto affascinanti, sanno fare, sono molto uomini». Che cosa le piace di suo marito? «E’ buono, umano, un grandissimo papà. Il migliore amico che una persona possa desiderare». Su che cosa non andate d’accordo? «Lui vorrebbe che io andassi con lui in barca. Io sostengo che non è obbligatorio fare tutto insieme». Sarebbe bello piantare tutto, andarsene a Tahiti... voi due soli...? «Nel momento di maggior tensione gli ho detto: andiamo all’estero, sfuggiamo a questa persecuzione». E lui che ha risposto? «Che vuole lottare fino alla fine». Parliamo di politica. Lei è veltroniana? «Ho scritto che Veltroni ha un modo di parlare molto bello, chiaro, deciso». Appare buono ma in realtà è cattivissimo... «Buono ma autoritario». E’ andata alla festa di Mastella... «A parlare di immigrazione». E con Berlusconi... «C’è stato un momento molto difficile in cui Berlusconi, a mio giudizio, faceva delle dichiarazioni un po’ azzardate...». Tipo «la civiltà superiore». «Le dice, poi le dimentica e poi dice che non le ha dette. Quando mi ha chiesto di aiutarlo a capire il mondo arabo io non mi sono tirata indietro». Promossi Veltroni, Mastella e Berlusconi. Prodi lo bocciamo? «Bocciamo? Solo bocciamo?». E’ poco? «Troppo poco!». Dica. «Bono ha detto che Prodi è intelligentissimo. Ma io chiedo a Bono: ”Quando dorme o quando è sveglio?». Ogni tanto si addormenta. Non è colpa grave. «I sondaggi erano chiari. La gente non lo voleva più». E lei? «Ero la prima a non volerlo più». Perché ce l’ha con lui? «Le difficoltà di mio marito sono cominciate con lui. Telecom è stata il suo bersaglio preferito». Lei è di destra o di sinistra? «Io sarei di idee di centro». Ma il centro non c’è. «Sono per il partito del buonsenso. Che non è né destra né sinistra». C’è qualcuno di buonsenso oggi in Italia? «C’è Veltroni. Lui ha buonsenso». Lo ha votato per le primarie? «Certo». Quindi lo voterà alle politiche. «Probabilmente sì». Parliamo di religione... «Sono di genitori musulmani. Ma la religione non condiziona le mie scelte. Non sento il bisogno della religione». In tv ebbe uno scontro col cardinale Tonini... «Io dicevo che non bisogna mettere al mondo un figlio quando si sa che nascerà non autosufficiente. Se io fossi nata non autosufficiente avrei maledetto i miei genitori». Ha detto: «Non mi inchino davanti al Papa, non l’ho fatto nemmeno davanti alla regina Elisabetta». «Dovevo andare con mio marito ad un evento in cui c’era la regina. Mi dissero che dovevo fare l’inchino. Io dissi: nemmeno morta. E non ci andai». E suo marito ci andò? Si inchinò? «Credo di sì. Lui è talmente carino ed educato». Ed anche elegante. Gli ha cambiato qualcosa? «Il tipo di jeans, qualche camicia. Però è rimasto col suo stile». Nessuna critica? «Porta troppo spesso la cravatta». Facciamo il gioco della torre... «Alè...». Travaglio o Di Pietro? «Butto Di Pietro. Poco comunicativo. Quando parla si ingolfa. Travaglio è divertentissimo. Dice delle cose pesantissime ma con voce soave, sorridendo». Floris o Piroso? «Piroso non si può buttare. Mi ha fatto la prima intervista, mi ha scoperto, ha creato il mostro Afef». Ha provato a recitare? «Ho fatto una piccola parte nella fiction di Montalbano. Ma non sono fatta per il cinema. Il mio cane recita meglio di me». Lei lascia o viene lasciata? «Ho sempre lasciato io». Se qualcuno la lascia, mi telefoni... «Andiamo a picchiarlo?». Claudio Sabelli Fioretti