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 2008  febbraio 09 Sabato calendario

Debutta «Katherine II» la regina del Washington Post. Corriere della Sera 9 febbraio 2008. Una donna va al salvataggio del Washington Post, da qualche tempo in perdita

Debutta «Katherine II» la regina del Washington Post. Corriere della Sera 9 febbraio 2008. Una donna va al salvataggio del Washington Post, da qualche tempo in perdita. Katherine Weymouth, 41 anni, madre divorziata di tre figli, nipote della formidabile Katherine Graham, che rese grande il giornale. Da ieri, la Weymouth è l’amministratore delegato del «Washington Post Media», che comprende l’edizione on line e quella cartacea. Una nomina che successivamente le porterà la presidenza del gruppo al posto dello zio, Donald Graham. Oltre alla testata omonima, The Post co. possiede anche l’editrice Kaplan, numerose riviste tra cui Newsweek, e alcune tv locali e via cavo. Con la promozione, Katherine Weymouth, bionda, elegante e ferma come la leggendaria Katherine Graham, diventa la donna più potente della industria americana dei media, in cui è entrata nel ’96 dopo una prima laurea in comunicazioni all’università di Harvard e una seconda in legge all’università di Stanford. per così dire figlia d’arte: oltre alla nonna e allo zio, è una star del giornalismo anche la madre Lally, vicedirettrice di Nesweek, sposata a un noto architetto di New York, Yann Weymouth. Ma la sua specializzazione è la pubblicità e la sua passione è internet: «I binari - ha detto - sui quali corre il futuro dei quotidiani ». Con "Katherina II", come i colleghi già la chiamano, la guida del Washington Post passa alla quarta generazione della dinastia Graham. Il giornale fu comprato dal bisnonno, Eugene Meyers, nel 1933, quando andò in bancarotta. Ha prosperato fino al 2003, ma negli ultimi anni ha perso pubblicità e copie, come quasi tutti i quotidiani americani, New York Times incluso: da 908, i suoi giornalisti sono scesi a 785, e la proprietà sta offrendo prepensionamenti. "Katherina II" è ritenuta il manager più adatto ad affrontare la crisi: «Farò del mio meglio per rispondere alle aspettative e dimostrare che i media sono imprese sane». La ricetta della Weymouth? Simbiosi e sinergie con l’online per tutti, quotidiano, periodici e tv. Ennio Caretto