Corriere della Sera 10 febbraio 2008, 10 febbraio 2008
IL DEGRADO DI NAPOLI
Corriere della Sera 10 febbraio 2008.
Caro Romano, le riporto un commento su Napoli: «Così, purtroppo, tutte le grandi idee dei grandi uomini, tutti i vasti progetti, a base di milioni, tutte le imprese colossali, che vogliono il risanamento igienico e morale di Napoli, bisogna dirlo, hanno fatto fiasco. E non vi è rimedio dunque? Non vi è altro da fare? Nulla, proprio di fronte a tante tristezze, a tanti disastri, a tanti pericoli sociali? Chi sa! Vedremo!».
Secondo lei quando è stato scritto? Ai tempi del comandante Lauro? Ai tempi dei Gava, di Di Lorenzo, di Cirino Pomicino o di Bassolino? No! L’ha scritto Matilde Serao nel 1884. Che cosa è cambiato da allora?
Come non farsi prendere da uno struggente pessimismo?
Martino Rizzo
Firenze
Aggiungo per i lettori che Matilde Serao, nata a Patrasso da padre napoletano e madre greca, fu una delle più note scrittrici e giornaliste degli ultimi decenni dell’Ottocento. L’anno in cui scrisse la frase da lei citata è quello in cui sposò Edoardo Scarfoglio con cui fondò dapprima il Corriere di Roma,
poi il Corriere di Napoli e
Il Mattino. Fu per alcuni anni condirettrice del Mattino epiù tardi, dopo la separazione da Scarfoglio, fondatrice e direttrice de Il Giorno. Visse e lavorò in anni durante i quali Napoli aveva un mondo culturale e artistico molto vivace.