La repubblica 7 febbraio 2008, ANTONIO MONDA, 7 febbraio 2008
Isabella Rossellini: interpreto il sesso tra gli insetti. La repubblica 7 febbraio 2008. A distanza di un anno dal cortometraggio dedicato al padre Roberto, Isabella Rossellini ha diretto e interpretato otto film, della durata di un minuto ciascuno, che hanno per tema il modo in cui si accoppiano gli insetti: Green porno è caratterizzato dal tono ironico, lo stile elementare e uno sguardo incantato sulle sorprese del mondo animale
Isabella Rossellini: interpreto il sesso tra gli insetti. La repubblica 7 febbraio 2008. A distanza di un anno dal cortometraggio dedicato al padre Roberto, Isabella Rossellini ha diretto e interpretato otto film, della durata di un minuto ciascuno, che hanno per tema il modo in cui si accoppiano gli insetti: Green porno è caratterizzato dal tono ironico, lo stile elementare e uno sguardo incantato sulle sorprese del mondo animale. I cortometraggi saranno domani al Festival di Berlino, poi al Tribeca di New York e a Barcellona dove saranno presentati da Robert Redford in persona. Isabella Rossellini è felicissima di questo primo riscontro. Vediamo i cortometraggi nel suo appartamento dell´Upper West Side, nel quale campeggiano le immagini di Robert Capa che, spiega, ha vissuto una travolgente storia d´amore con la madre Ingrid Bergman. Ce n´è una, bellissima, nella quale il padre Roberto controlla la sceneggiatura di "Viaggio in Italia" mentre la madre si prepara per il ciak all´interno di un´automobile, ma la sua immagine preferita è stata scattata da Gordon Parks sul set di "Stromboli": tre donne vestite di nero guardano sospettosamente la Bergman, voltata di spalle. «Credo che abbia catturato in una sola immagine il senso del film», spiega mentre si siede a guardare i Green porno. molto divertita dal risultato, ma rimane in silenzio, segnalando solo la partecipazione del figlio Robertino nel film dedicato alle api. Com´è nato il progetto? «Gli animali sono da sempre una mia grandissima passione, una delle tante cose che devo a mio padre». Cosa intende? «Quando ero piccola papà mi regalò L´anello di Re Salomone di Lorenz: fu una rivelazione. In quel momento decisi che un giorno avrei realizzato un film sugli animali». I cortometraggi hanno per tema il modo in cui gli animali praticano il sesso… « uno degli elementi che sin da allora mi colpì maggiormente. Alcuni tipi di accoppiamento sono incredibili, e altri estremamente buffi. Ho cercato di sottolineare proprio questi due aspetti, partendo sempre dall´identificazione con gli esseri umani, anzi proprio con me: se fossi una mosca, una mantide, una lucciola, un ragno…». Com´è riuscita a convincere un produttore a realizzare una serie del genere? «Quando ho realizzato "Mio padre ha cento anni" sono stata avvicinata da Laura Michalchyshyn, produttrice del Sundance Channel, che mi ha invitato a farle una proposta per film da mandare su Internet che avesse queste tre caratteristiche: tema ecologico, durata breve e qualcosa di seducente. Il tema ecologico sta a cuore particolarmente a Robert Redford, mentre la brevità è dovuta agli studi di marketing: l´attenzione da parte di coloro che scaricano filmati su Internet scende drasticamente dopo i cinque minuti». La realizzazione ha un taglio quasi infantile. « quello che volevamo: Rick Gilbert, che ha prodotto i film insieme a Jody Shapiro, mi ha messo in contatto con Andy Byers, che ha realizzato i costumi interamente con la carta. Cercavamo un´immagine semplice, immediata ed elegante. In alcuni casi è stato molto complicato realizzare animali che mi sovrastassero per dimensioni. La femmina del ragno, ad esempio, spesso è grande tre volte più del maschio. Abbiamo girato i primi episodi nello studio fotografico di Fabrizio Ferri, ma ci siamo accorti che avevamo bisogno di molto più spazio. Così siamo finiti in un teatro di una zona malfamata di Brooklyn». Con quale criterio ha scelto gli animali? «Volevo che fossero conosciuti per condividere dettagli affascinanti e a volte inquietanti, come nel caso della mantide, che divora il maschio mentre lui la sta fecondando. Ma la natura è sempre sorprendente: nonostante la femmina cominci a mangiare la testa del maschio, una parte del cervello continua a mandare impulsi in modo che lui possa completare la sua missione». Lei sottolinea la dimensione di paura e crudeltà in cui vivono alcuni di questi animali. «Ovviamente si tratta di un´interpretazione umana, ma è certo che ci sono alcune cose che a noi sembrano sconcertanti e terrorizzanti: la paura di essere mangiati, schiacciati… Ci sono poi altri aspetti che a noi appaiono profondamente erotici o solamente buffi. Altri ancora lasciano a bocca aperta: tra alcuni insetti il cannibalismo è diffuso». Si parla anche di lumache e vermi. «I vermi sono ermafroditi e si accoppiano assumendo la posizione che noi chiamiamo "69". Anche le lumache assumono posizioni molto sensuali, e durante l´accoppiamento s´infliggono colpi violenti, quasi fosse un atteggiamento sadomasochista». Cosa ha imparato da questa esperienza? «Ho riflettuto sulle attitudini umane: sulla passione, sull´attrazione. Spero che questi film siano innanzitutto divertenti, e ribadiscano la meraviglia della natura. Vorrei anche continuare: Bob Wilson mi ha offerto il Watermill Center per girare i prossimi film, che saranno dedicati ai gamberi, all´aragosta e alle vongole, di cui ormai so tutto». Antonio Monda