LEONARDO IANNACCI, Libero 8 febbraio 2008, 8 febbraio 2008
NON CHIAMATECI SORELLE BANDIERA
Libero 8 febbraio 2008.
Per favore, non chiamatele Sorelle Bandiera, anche se il look cotonato in perfetto stile "en travesti" e il repertorio potrebbe far pensare allo sgangherato trio di drag-queen lanciato da Renzo Arbore ai tempi di "L’altra Domenica". Le Sorelle Marinetti sono, in realt , tre maschietti - Nicola Olivieri, Andrea Allione e Marco Lugli i loro nomi - che amano lo swing e la musica d’antan. Per esibirsi, questi buontemponi hanno scelto una strada inconsueta: si sono ispirati alle star degli anni ’30 e della Belle Epoque musicale: dal Trio Lescano ad Alberto Rabagliati, da Natalino Otto a Delia Lodi. Nomi che, probabilmente, dicono poco o nulla ai ragazzi d’oggi pirati del web ma che hanno contraddistinto un periodo musicale intenso e colorito. I tre fratelli (o sorelle?) in questione sono improbabili e laccatissime figlie dell’Eiar, l’emitten te radiofonica nata nel Ventennio che si trasform, nel dopoguerra in Rai. Hanno raggiunto a gran fatica ma con una tenacia degna di lode, lo show-business. Da poche settimane questi vocalist assai ibridi, star del fondo tinta e dei rossetti pi? estremi, hanno pubblicato il primo album dal titolo "Non ce ne importa niente". ANNI FORMIDABILI Si tratta di una simpatica rivisitazione di canzoni celebri, risalenti all’epoca dei telefoni bianchi quando la televisione non esisteva ancora e l’unico divertimento degli italiani era la radio. Brani che ancora oggi mettono di buon umore per quella voglia di spensieratezza che aleggiava a fine anni Trenta, poco prima della seconda guerra mondiale: da "Tuli Tulipan" a "La gelosia non ¨ pi? di moda" del Trio Lescano (band vocale che ¨ il vero punto di riferimento delle sorelle Marinetti) a vecchi brani swing stile Andrew Sisters; dal "Pinguino innamorato" a "Non sei pi? la mia bambina" di Delia Lodi. Non mancano l’allusiva "Uccellino della radio" e alcune cover di Cole Porter. Tutte note che hanno anticipato un dramma, essendo gioiosamente inconsapevoli di quello a cui il mondo sarebbe andato incontro, di l¬ a pochi mesi. Il disco delle Sorelle Marinetti ¨ stato prodotto e inciso dalla PNuts di Giorgio Bozzo, il talentscout dei tre (o delle tre?). Stanco della solita musica rock pop e conscio che ¨ sempre pi? difficile scovare giovani artisti in un mondo musicale ormai incapace di rinnovarsi, Bozzo ha puntato su cantanti di nicchia e su proposte originali. Tale deve essergli sembrata quella dei tre ragazzi, travestiti da ragazze, che cantavano hit degli anni Trenta durante uno dei tanti concorsi di voci nuove. Affidate a un bravo mastro, Christian Schmitz, i tre hanno cominciato a curare anche l’immagine, trasformandosi in eleganti signorine un po’ kitsh. I rispettivi trascorsi teatrali hanno facilitato il trapasso di sesso. Un po’ quello che era successo a Dustin Hoffman nel celebre "Tootsie", quando un attore abbonato ai flop diventava popolare trasformandosi in una show-girl di successo. O, seguendo un percorso inverso, quello che era toccato a Julie Andrews nel divertente "Victor Victoria", diretto nel 1982 da Blake Edwards, dove una cantante si esibiva travestita da uomo per sbarcare il lunario. Le Marinetti hanno cominciato a cucirsi addosso lo stile di tre personaggi da operetta: cos¬ Nicola Olivieri ¨ diventato Turbina Marinetti, la sorella maggiore delle tre, la pi? saggia e la pi? posata. Andrea Allione, scenografo del gruppo, ha indossato i panni di Mercuria, pi? ingenua e sognatrice. Marco Lugli si ¨ trasformata in Scintilla, la sorella minore sfacciata e birichina. IN SCENA AL CIAK Dal disco al palcoscenico; le tre saranno in scena dal 7 al 9 marzo prossimo al Teatro Ciak, presso la Fabbrica del Vapore di Milano, dove presenteranno la pi¨ce "Non ce ne importa niente", con testi di Giorgio Bozzo. La regia ¨ di Max Croci. La band che accompagner le signorinelle sar composta dagli stessi ottimi musicisti jazz che hanno partecipato all’incisione dell’album: Chicco Maniscalchi (pianoforte), Riccardo Tosi (batteria), Paolo Dassi (contrabbasso). La sezione fiati ¨ composta da Alberto Ferretti (clarinetto e sax), Riccardo Gibertini (tromba) e Alberto Bollettieri (trombone). E loro, come preparano questo debutto milanese? Affinando il trucco e partecipando a programmi di culto come "Mar kette". Domenica sfileranno e si esibiranno, sculettando come si deve, a "Buona Domenica" con Paola Perego. E loro, che dicono? «Siamo tre sorelle canterine che sanno che non cambieranno la storia della musica. Ma se possiamo regalare un po’ di allegria, e si capisce che lo facciamo con onest e lavoro serio, siamo un po’ orgogliose di noi stesse». O di noi stessi? Boh.
Leonardo Iannacci