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 2008  febbraio 08 Venerdì calendario

Operazione Old Bridge: 90 provvedimenti. I rapporti degli Inzerillo riallacciati con il boss di Brooklyn Frank Calì ROMA – Il traffico di droga sull’asse Palermo-New York era soltanto uno degli affari che le cosche siciliane avrebbero voluto gestire insieme alle famiglie «scappate» negli Stati Uniti

Operazione Old Bridge: 90 provvedimenti. I rapporti degli Inzerillo riallacciati con il boss di Brooklyn Frank Calì ROMA – Il traffico di droga sull’asse Palermo-New York era soltanto uno degli affari che le cosche siciliane avrebbero voluto gestire insieme alle famiglie «scappate» negli Stati Uniti. Perché i rapporti con gli Inzerillo interrotti negli anni ’80 per ordine dei Corleonesi di Totò Riina, erano stati ormai riallacciati grazie ai rapporti tra il boss di Brooklyn Frank Calì e i giovani Gianni Nicchi e Nicola Mandalà. E l’interesse comune era quello di «fare impresa». Scatta all’alba l’operazione «Old Bridge» coordinata dal direttore del Servizio centrale operativo della polizia Francesco Gratteri. Gli agenti entrano nelle case di Brancaccio, Pagliarelli, Villagrazia, tirano giù dal letto i mafiosi. Negli Stati Uniti si muovono gli uomini dell’Fbi in un’azione coordinata che ricorda gli anni ’80 con gli arresti della «Pizza Connection». Le telecamere ritraggono Filippo Casamento, 82 anni, mentre sale sul furgone blu del Federal Bureau, fissano l’immagine dei suoi affiliati in manette, la cattura dei Gambino. Alla fine saranno 77 i fermati: 23 qui, 54 oltreoceano. Sono gli uomini del «vecchio ponte» che era stato ricostruito anche grazie a Salvatore Lo Piccolo, il capomafia favorevole al ritorno degli «scappati» come aveva scritto più volte anche a Bernardo Provenzano. E ai legami degli «emergenti» come Nicchi – latitante da oltre un anno – e Calì. «Altri importanti sviluppi ci saranno», assicura il procuratore di Palermo Francesco Messineo, perché, come sottolinea il responsabile della Direzione Antimafia Piero Grasso, «alcuni collaboratori hanno rivelato che stava per partire un progetto per cui il boss Mandalà poteva importare cocaina a prezzo stracciato. C’era quindi una prospettiva concreta». Tra loro Maurizio Di Gati e Mario Cusimano. Stupefacenti, ma anche estorsioni, gioco d’azzardo: su questo si erano nuovamente accordati i clan. E il punto di riferimento americano era proprio Calì, 43 anni, che a New York, dove è nato, ha sposato Rosaria Inzerillo suggellando così l’alleanza tra le due famiglie. Da lui andavano i boss di Villabate, Torretta e di Passo di Rigano. «Dal 2003 – accusano i magistrati – sono stati acquisiti numerosi elementi che indicavano il rafforzamento degli interessi di Cosa Nostra siciliana in territorio statunitense. In detto ambito, sono stati documentati, in quel periodo, significativi incontri sia nel capoluogo palermitano che negli Stati Uniti d’America, seguiti da viaggi effettuati in territorio statunitense da soggetti mafiosi palermitani di spicco, tanto da indurre a ritenere che i contatti tra le due sponde dell’oceano potessero essere finalizzati alla realizzazione di affari illeciti». Il 19 febbraio 2004 i poliziotti intercettano una telefonata tra Nicola Mandalà e la fidanzata Tiziana Messina. Le dice che deve testare una partita di droga, fa capire che si tratta di un traffico molto più grosso: « La prossima settimana ne arrivano uno, due chili... ne sono arrivati a loro cinquecento... io me ne faccio prendere altri dieci... e me la faccio mettere da parte... ». droga che secondo l’accusa «passa per i canali statunitensi». Dichiara il pentito Mario Cusimano il 15 febbraio 2005: «In Venezuela c’era un progetto di Mandalà e Nino Rotolo per realizzare un grosso carico di cocaina a 5mila euro al chilo, al quale era interessato anche Ezio Fontana. In Venezuela l’accordo era già stato preso con i referenti del luogo ma non so come doveva essere trasportata la sostanza». E poi c’è il racket con il lungo elenco di imprenditori che versano il «pizzo» mensile o, come avviene per la ditta di autotrasporto dei fratelli Cuffaro, assumono personale indicato dai mafiosi. In posa al ristorante Da destra i giovani «emergenti» Gianni Nicchi e Nicola Mandalà insieme con il boss di Brooklyn Francesco Calì detto «Frank»: 43 anni, nato a New York, sposato con Rosaria Inzerillo, era il punto di riferimento americano. Da lui andavano i boss di Villabate, Torretta e di Passo di Rigano. Fiorenza Sarzanini