Flavia Amabile, La Stampa 8/2/2008; Roberto Catania, Libero 8/2; Luca Lippera-Marco De Risi, Il Messaggero 8/2;, 8 febbraio 2008
Roma. Un bambino morto e ancora provvisto di cordone ombelicale è stato trovato da un’operaia sul nastro che trasportava carta da riciclare verso la pressa in un magazzino Incar di Santa Palomba
Roma. Un bambino morto e ancora provvisto di cordone ombelicale è stato trovato da un’operaia sul nastro che trasportava carta da riciclare verso la pressa in un magazzino Incar di Santa Palomba. Era tranciato in almeno due pezzi, probabilmente già dalla ruspa che ha scaricato il cassonetto. C’è voluto molto tempo, dopo, per capire che era maschio. Cose che non si sanno: chi sia; chi siano i genitori; se sia stato partorito o abortito, in casa o in ospedale; l’ora della morte; come e da chi sia stato messo nel cassonetto e/o sul nastro trasportatore; come nessuno se ne sia accorto. Nell’impianto confluisce la carta delle campane di riciclaggio collocate in città e trasportate quotidianamente a quel magazzino da una settantina di camion. Lo scarico in questione dovrebbe essere quello di Ostia e Acilia. Mara Gabrielli Moscatelli, di Telefono Rosa: «A ogni donna in difficoltà ricordiamo che c’è la possibilità di lasciare il neonato in ospedale». Se la prende contro chi fa campagna contro la 194 invece che in favore di una maternità consapevole, lo Stato dovrebbe darsi da fare per evitare simili tragedie, smettiamola di pontificare sul corpo della donna, ecc.