Varie, 7 febbraio 2008
Roberto Siri, 37 anni. Originaio di Cairo Montenotte in provincia di Siena, artigiano, sabato 2 febbraio andò a ballare con l’imbianchino Salvatore Tomaselli alla discoteca B Spider di Bragno, dentro il locale scoppiò una lite perché i due non gradivano che la figlia quattordicenne di un amico frequentasse un gruppo di albanesi, fuori dal locale si scatenò una rissa, Tomaselli rimase ferito, Siri lo portò in ospedale, più tardi rimontarono insieme in auto per tornare a casa ma ad aspettarli lì vicino c’era l’albanese ventunenne Arjan Quku, in Italia senza permesso di soggiorno, che gli bloccò la strada con la macchina
Roberto Siri, 37 anni. Originaio di Cairo Montenotte in provincia di Siena, artigiano, sabato 2 febbraio andò a ballare con l’imbianchino Salvatore Tomaselli alla discoteca B Spider di Bragno, dentro il locale scoppiò una lite perché i due non gradivano che la figlia quattordicenne di un amico frequentasse un gruppo di albanesi, fuori dal locale si scatenò una rissa, Tomaselli rimase ferito, Siri lo portò in ospedale, più tardi rimontarono insieme in auto per tornare a casa ma ad aspettarli lì vicino c’era l’albanese ventunenne Arjan Quku, in Italia senza permesso di soggiorno, che gli bloccò la strada con la macchina. Tomaselli riuscì a fuggire e a rifugiarsi nel pronto soccorso ma non fece in tempo a chiedere aiuto che lo straniero aveva buttato in terra il Siri e l’aveva ammazzato a suon di calci e pugni in faccia e sulla testa. All’alba di domenica 3 febbraio davanti all’ospedale di Cairo Montenotte nel Savonese.