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 2008  febbraio 06 Mercoledì calendario

Oates, Ephron, Eggers al lavoro Biografie in sei parole, come Ernest. Corriere della Sera 6 febbraio 2008

Oates, Ephron, Eggers al lavoro Biografie in sei parole, come Ernest. Corriere della Sera 6 febbraio 2008. LONDRA – Si può scrivere un romanzo in sei parole? Leggenda vuole che fu una scommessa a portare Ernest Hemingway a dimostrare che sì, è possibile. La frase da lui coniata – In vendita: scarpette neonato, mai usate («For sale: baby shoes, never worn» l’originale) nella letteratura anglosassone è rimasta storica, un capolavoro di pathos e brevità. Se difficilmente verrà uguagliata l’intensità del racconto miniatura dell’autore de Il vecchio e il mare, i tentativi non mancano. Sono già, ad occhio e croce, più di 15.000. Questo grazie all’iniziativa di un sito web che ai suoi utenti, prendendo spunto proprio dalla composizione di Hemingway, ha posto una sfida: raccontare la propria vita in mezza dozzina di parole. «Mai e poi mai avremmo creduto di vedere risultati simili », ha raccontato Larry Smith, giornalista, scrittore e fondatore di Smithmag.net, che al folto pubblico di Internet si presenta come «la dimora della narrativa, in tutte le sue forme ». «La voce si è sparsa subito, in pochi giorni sono arrivate migliaia di piccole memorie ». Questo accadeva nella seconda metà dello scorso anno. Oggi – chi vuole può ancora cimentarsi, il sito è libero e attivo – sta per uscire la prima raccolta: il titolo, «Not quite what I was expecting», non proprio ciò che mi aspettavo, è il testo completo di una delle memorie ricevute. «Siamo rimasti colpiti dal talento degli scrittori sconosciuti e noti che hanno raccolto la sfida», sottolinea Rachel Fershleiser, coeditrice del libro. l’abilità a entrare nel merito senza preamboli a sorprendere, l’immediatezza del tono di ogni memoria: «Trovato amore vero, sposato un altro», scrive Bjorn Stromberg. «Volevo scrivere, avevo paura di fallire», rivela Emily Hambridge. «Faccio ancora il caffé per due», sottolinea Zak Nelson. Frasi commoventi, struggenti, a volte comiche: come «Amo seni grossi, non so mentire». Tra i nomi affermati che hanno inviato le sei parole ci sono Joyce Carol Oates (Vendetta è vivere bene, senza te), Nora Ephron (Segreto della vita: sposa un italiano), Dave Eggers (Quindici anni da ultima visita barbiere), e tanti altri, ma per il libro, che negli Usa è uscito ieri, Smith e Fershleiser hanno scelto di abbinare voci conosciute ad altre assolutamente ignote. «Perché tutti – precisano – abbiamo una storia da raccontare ». Paola De Carolis