Silvia Francia, La Stampa 6/2/2008, pagina 21., 6 febbraio 2008
Anna Falchi: "Quel Sanremo mi ha cambiato la vita". La Stampa, mercoledì 6 febbraio In cima alla lista dei "Top favorites minutes", subito prima di King, Brunella e Svalvonauta, c’è Anna Falchi
Anna Falchi: "Quel Sanremo mi ha cambiato la vita". La Stampa, mercoledì 6 febbraio In cima alla lista dei "Top favorites minutes", subito prima di King, Brunella e Svalvonauta, c’è Anna Falchi. Non l’ennesimo nickname, ma proprio lei, l’attrice, che si è immortalata su MyMinutes.org con l’abito da festa, anzi da festival, per il suo momento di gloria. Quello datato 21 febbraio 1995, ore 20,45 precise, ovvero il debutto della bella Anna al Sanremo condotto insieme con Pippo Baudo e Claudia Koll. Ma che ci fa Anna Falchi in una vetrina telematica per nulla vip? "Vi racconto com’è andata. Una sera mi trovavo fuori dalla discoteca ”Pascià” di Riccione e un ragazzo mi ha lasciato il tagliando per l’iscrizione al sito e mi ha spiegato come funzionava. Poi sono andata a verificare e l’idea mi è piaciuta: tanto da inserire foto e didascalia" Ma perché ha scelto, tra i tanti, proprio quel preciso minuto della sua carriera, per eternarsi nel web? "Come ho scritto in MyMinutes.org, da quel giorno la mia vita è decisamente cambiata. Quel festival mi ha dato popolarità presso il grande pubblico e volevo ricordarmene io per prima e anche celebrarlo insieme con i passanti di Internet". Nessun ripensamento, ora, sul "magic moment" della sua carriera? "No, quell’attimo, quando ho affrontato la grande platea del festival, mi ha davvero emozionata tantissimo. Avrei potuto scegliere un flash del primo incontro con Federico Fellini, con cui avevo girato, in precedenza, lo spot per la Banca di Roma assieme a Paolo Villaggio. Sono stata tentata, ma sembrava di far la figura di quella che se la tira, un po’ spocchiosetta e pretenziosa. E io non mi sento per nulla così". E perché non un istantanea felice della sua vita privata? "Proprio perché è privata. Ci sono cose personali che tali devono restare, secondo me. E poi io vorrei condividere con il pubblico solo quello che al pubblico può interessare, che possiamo ricordare insieme". Silvia Francia