Corriere della Sera 6 febbraio 2008, 6 febbraio 2008
La Binetti: aberrante, ferita al genere umano. Corriere della Sera 6 febbraio 2008. MILANO – «Aberrazioni mentali da cui dobbiamo guardarci
La Binetti: aberrante, ferita al genere umano. Corriere della Sera 6 febbraio 2008. MILANO – «Aberrazioni mentali da cui dobbiamo guardarci. La definirei una ferita grave all’organismo umano ». Non usa mezzi termini Paola Binetti, senatrice del Partito democratico. duramente critica con tutti quei ricercatori (inglesi e no) che «trattano un essere umano come un oggetto solo da montare e smontare» e così facendo offende la scienza. «Che – spiega – deve avere obiettivi profondi e importanti per dare risposta ai problemi della vita umana. Deve essere al servizio dell’uomo ». In linea con la Binetti, Bruno Dallapiccola. Il genetista romano usa il termine «obbrobrio » per definire l’embrione con il Dna di tre genitori. «Praticamente un’ammucchiata in provetta», è il colorito commento agli studi inglesi. E aggiunge: «Da un punto di vista etico ho forti perplessità. Diciamo che sono abituato a pensare che un bambino nasca da due genitori, non da tre». E Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, coglie subito l’assist di Dallapiccola e non si tira indietro nel giudicare gli esperimenti d’Oltremanica: «Fanno rabbrividire. Siamo arrivati ormai alla costruzione dell’umano artificiale, al Frankenstein dei film in bianco e nero che supera anche l’immaginazione fantascientifica di Aldous Huxley ». Dal bianco al nero. A politici ed esperti duramente critici si contrappongono voci entusiaste. Non nasconde la propria soddisfazione Donatella Poretti, deputata radicale: «Una bella notizia. Qualsiasi notizia scientifica utilizzabile per aiutare le persone che hanno malattie deve essere accolta sempre con ottimismo. Non può far paura il risultato di una ricerca che arriva da un Paese democratico come la Gran Bretagna». Da scienziato, il senatore Ignazio Marino spiega che non c’è alcun «problema etico, perché in realtà i genitori sono due e restano due. La chiarezza è d’obbligo: il Dna del nuovo individuo deriva solo dalla fusione dei Dna del padre e della madre ma l’embrione prosegue il suo sviluppo grazie al trapianto dei mitocondri sani. Con i mitocondri sani l’embrione sarà a sua volta sano».