Il Giornale del 6 febbraio 2008, Carmine Spadafora, 6 febbraio 2008
Non si era curata per salvare la figlia «Mia moglie è morta. Ma era felice». Il Giornale 6 febbraio 2008
Non si era curata per salvare la figlia «Mia moglie è morta. Ma era felice». Il Giornale 6 febbraio 2008. «Mia moglie mi ripeteva spesso che mille volte si era chiesta se aveva fatto la scelta giusta. Poi, aggiungeva, che si era data sempre la stessa risposta: ”sì, ho fatto la scelta giusta” e mi sorrideva». La scelta di «madre coraggio», Tonia Accardo, è questa: rinunciare alle cure chemioterapiche, rinunciare alla speranza di poter guarire da un raro carcinoma che l’aveva colpita, per non danneggiare la vita della bimba che portava in grembo. Un grande gesto d’amore, verso la vita e nei confronti di quella bimba, che aveva a lungo sognato. Un grande messaggio anche, a chi invece, ha un’idea diversa della vita: l’aborto. La storia di Tonia, un anno e sette mesi fa, commosse l’Italia intera. Sofia, la sua piccola è nata ed è in salute ma, tre giorni fa, la sua mamma, a 33 anni, se ne è andata per sempre. Torre del Greco, il suo paese, adesso è in lutto. «Un giorno racconterò alla nostra bambina, chi è stata sua madre e il suo immenso sacrificio». ancora Nicola a parlare, il marito di Tonia, diciotto anni assieme, tra fidanzamento e matrimonio, come ha raccontato ieri il quotidiano il Mattino. «Quando ci siamo conosciuti, io avevo 21 anni e mia moglie 15. Sognavamo di invecchiare insieme ma non è stato possibile». Tonia, con il marito, fino all’ultimo si è dedicata agli altri e a Sofia: sorretta da una infinita fede in Dio, partecipava nella sua parrocchia dello Spirito Santo, alla preparazione delle giovani coppie al matrimonio. Il cardinal Sepe battezzò la sua piccola, Papa Benedetto XVI le accarezzò in piazza del Plebiscito. Poche ore prima di morire, «madre coraggio» ha fatto per l’ultima volta il bagnetto alla sua piccola. Poi, ha sorriso a Nicola, gli ha regalato un piccolo delicato gesto, che un giorno Sofia capirà, ed ha chiuso gli occhi. Carmine Spadafora