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 2008  febbraio 06 Mercoledì calendario

"La scienza ha troppa fretta non può accantonare l´etica". La Repubblica 6 febbraio 2008. ROMA - Dubbi, cautele, rispetto per gli scienziati ma anche la profonda convinzione dell´importanza, della la supremazia dell´etica

"La scienza ha troppa fretta non può accantonare l´etica". La Repubblica 6 febbraio 2008. ROMA - Dubbi, cautele, rispetto per gli scienziati ma anche la profonda convinzione dell´importanza, della la supremazia dell´etica. Luigi Bobba, senatore della Margherita, teodem ed ex presidente dell´Acli è spiazzato dalle notizie che arrivano oltremanica, C´è chi parla di un embrione con tre genitori.. «Se è così il mio no è netto. Penso che ogni bambino abbia diritto al proprio Dna fatto da due genitori, non manipolato». Neppure se serve per farlo nascere sano? «No, l´idea di manipolare con geni, Dna altrui mi inquieta, comunque la situazione è ben più complessa». Perché complessa? «Perché l´onorevole Binetti parla di embrione con tre genitori e il professor Marino di terapia embrionale e di due Dna, di due genitori quindi. Penso che siano ambedue informati, in buona fede e visto che dicono cose diverse si vede che la questione non è chiara. Il problema vero comunque è un altro». Qual è il problema? «Che la scienza va avanti a grande velocità e siamo in ritardo dal punto di vista del dibattito etico su cosa sia giusto, lecito, quali limiti porre. L´etica dovrebbe anticipare le scoperte scientifiche non arrivare dopo. Io ho tre principi». Tre principi? «Quando si parla di manipolazione di Dna io sono cauto, in secondo luogo ricordiamoci che troppo spesso sono state annunciate grandi scoperte finite poi nel nulla e al terzo punto che la scienza è andata così avanti che spesso ha risolto problemi e dubbi che dividevano la gente: come quando si scoprì che le staminali adulte potevano assolvere il compito di quelle embrionali». Lei dice che l´etica deve anticipare la ricerca «Sì. Intendo un´etica che è al di là di qualunque fede. Ricordiamoci infatti che, ad esempio, nella dichiarazione universale dei diritti dell´uomo la vita è considerata un diritto originario e irrinunciabile. Oggi bisogna domandarsi cosa significa il diritto alla vita con le capacità della scienza. Noi siamo in ritardo, siamo sprovvisti, spiazzati dai nuovi temi, dalle nuove scoperte. Qui ci vuole un profondo dibattito etico». CATERINA PASOLINI