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 2008  febbraio 06 Mercoledì calendario

"Ecco l´embrione con tre genitori". La Repubblica 6 febbraio 2008. LONDRA - Lui, lei e l´altra. Solo che il classico «triangolo», in questo caso, non è amoroso, bensì genetico, e comporta la creazione di bambini con tre, anziché due, genitori

"Ecco l´embrione con tre genitori". La Repubblica 6 febbraio 2008. LONDRA - Lui, lei e l´altra. Solo che il classico «triangolo», in questo caso, non è amoroso, bensì genetico, e comporta la creazione di bambini con tre, anziché due, genitori. Beninteso: ad avere un papà e due mamme, per adesso, sono soltanto alcuni embrioni umani nei laboratori dell´Università di Newcastle; o meglio «erano» alcuni embrioni, perché al termine dell´esperimento sono stati distrutti. Entro tre anni, tuttavia, la rivoluzionaria tecnica impiegata dagli scienziati britannici potrebbe permettere di far nascere il primo bambino con tre genitori, se la procedura, che già solleva proteste di carattere etico e religioso contro i «designer babies», verrà approvata dalle autorità. L´obiettivo, naturalmente, non è sostituire un triangolo alla coppia come base della famiglia tradizionale: il «terzo genitore» serve agli studiosi di Newcastle solamente per scongiurare al nascituro una serie di gravi malattie ereditarie. L´embrione in questione, infatti, contiene il Dna di un uomo e di due donne per evitare che donne affette da malattie mitrocondriali, tra cui epilessia, cecità, sordità, distrofia muscolare, le passino ai figli. I ricercatori della nota università inglese hanno condotto il loro esperimento su dieci embrioni «di scarto» provenienti da trattamenti di fecondazione artificiale. Da questi hanno prelevato il nucleo contenente il materiale genetico del padre e della madre, affetta appunto da una malattia mitrocondriale, per poi impiantarlo nell´ovulo di una donatrice, il cui Dna era stato completamente rimosso, fatta eccezione per i geni che controllano lo sviluppo del mitocondrio. Risultato: gli embrioni si sono sviluppati normalmente. Test condotti separatamente sui topi hanno dimostrato che, sebbene contenessero il materiale genetico di tre soggetti, il Dna dell´ovulo del donatore influenza esclusivamente lo sviluppo del mitocondrio e nessun´altra caratteristica del nascituro. Non ci sarebbe il rischio, insomma, che i bambini con tre genitori avessero gli occhi del padre, il naso della madre e la bocca della donatrice: da quest´ultima erediterebbero geneticamente soltanto il mitocrondrio, minuscolo organo che fornisce energia alle cellule. Il figlio assomiglierebbe soltanto a «lei» e a «lui»; l´altra si limiterebbe a sostituire, per così dire, un «pezzo» difettoso della madre. «Dagli esperimenti condotti su embrioni umani e su animali di laboratorio», afferma il professor Patrick Chinnery, uno degli scienziati coinvolti nel progetto, «abbiamo capito che potremmo sviluppare questa tecnica e in futuro offrire trattamenti in grado di dare speranza a famiglie che desiderano avere figli ma non vogliono trasmettere loro gravi malattie». Diverso il parere della lobby religiosa: «E´ un pericoloso passo avanti verso la creazione di bebè fatti su misura», ammonisce Josephine Quintavalle di Comment on Reproductive Ethics. Per ora il governo britannico ha autorizzato solo la fase sperimentale sugli embrioni, riservandosi una decisione sulla possibilità di arrivare fino in fondo. Il «triangolo», inteso come bambino con tre genitori, non l´ha ancora considerato. Ma tanto basta perché l´annuncio, rimbalzando in Italia, inneschi analoghe polemiche. Non usa mezzi termine la senatrice teodem Paola Binetti: «Aberrazioni mentali da cui dobbiamo guardarci. La definirei una ferita grave all´organismo umano». Sulla stessa lunghezza d´onda il capogruppo Udc alla Camera Luca Volontè: «Siamo arrivati ormai alla costruzione dell´umano artificiale, al Frankenstein dei film in bianco e nero». E il genetista Bruno Dallapiccola parla di «obbrobrio, praticamente una ammucchiata in provetta». Un allarme che non convince Ignazio Marino, presidente della commissione Sanità del Senato: «Nessun problema etico nella creazione di un embrione con tre genitori, perché in realtà i genitori sono due e restano due». E il presidente della Società italiana di diagnosi prenatale Claudio Giorlandino aggiunge: «Nessuna mostruosità, queste ricerche servono a debellare terribili malattie». Peraltro, precisa il genetista Giuseppe Novelli, non c´è nessuna vera novità «se non forse un miglioramento nella tecnica. Nel mondo sono documentati già almeno 30 bambini nati in modo simile per scongiurare malattie mitocondriali». ENRICO FRANCESCHINI