Corriere della Sera 2 febbraio 2008, G. Sant., 2 febbraio 2008
Strip, gaffe e follie in volo I segreti degli equipaggi. Corriere della Sera 2 febbraio 2008. LONDRA – Le immagini sono state riprese con un videofonino e lanciate nella grande rete attraverso YouTube
Strip, gaffe e follie in volo I segreti degli equipaggi. Corriere della Sera 2 febbraio 2008. LONDRA – Le immagini sono state riprese con un videofonino e lanciate nella grande rete attraverso YouTube. Un gioco da ragazzini. Solo che questa volta non sono minorenni i protagonisti del filmato con ampia esposizione di pelle femminile, ma i piloti e una hostess di un aereo di linea che secondo il Sun era in volo dall’Europa al Regno Unito. Il comandante lascia la cloche, ride e mette le mani sull’uniforme della assistente di volo, l’aiuta a slacciare qualche bottone e il risultato sono due seni in mostra. Il tabloid inglese ha proposto anche un concorso tra i lettori per scoprire l’identità della compagnia aerea e dell’equipaggio, mentre gli esperti navigatori del web sostengono che il filmino è roba vecchia, già vista e rivista. Ma il dubbio resta: che cosa succede ad alta quota, nelle cabine di pilotaggio di jet carichi di passeggeri fiduciosi nella serietà da computer di chi è ai comandi? La settimana scorsa un episodio un po’ misterioso ha scosso un Boeing canadese diretto da Toronto a Heathrow. Quando mancava un’ora all’atterraggio «il copilota si è sentito male e il capitano ha deciso di attivare la procedura di emergenza », afferma la compagnia canadese. I titoli dei giornali londinesi sono stati meno rassicuranti e delicati: «Pilota impazzisce, urla che vuole parlare con Dio e l’equipaggio deve immobilizzarlo e legarlo». A parte il fatto che i problemi mentali andrebbero trattati con maggior tatto, sta di fatto che qualcosa di serio dev’essere accaduto, se il Boeing con 146 persone a bordo è stato dirottato sulla base irlandese di Shannon, quella attrezzata per risolvere anche gli allarmi terrorismo. Per farsi un’idea su quell’emergenza e su una serie di fatti e misfatti a diecimila metri di altezza, il Guardian suggerisce di navigare nel sito www.pprune. org, sigla che significa Professional Pilots Rumour Network: un raccoglitore di voci che circolano nell’ambiente. Messe in rete da piloti professionisti e personale di bordo. Il sito viene consultato anche da giornalisti quando vogliono indagare su incidenti e infortuni vari. Un sito che si potrebbe anche definire «Tutto quello che non avreste mai voluto sapere sul volo». Poche ore dopo il caso dell’aereo canadese giravano già racconti sul tipo: « capitato anche a me una volta... un minuto prima discutevamo una faccenda di collegamenti elettrici e quello dopo il mio collega si è messo a sostenere che era Gesù e offriva di fare miracoli ». Il sito è aperto e i protagonisti che lasciano messaggi e indiscrezioni sono anonimi, ma a quanto pare piuttosto bravi a riconoscere gli intrusi (i cronisti). Quando qualche giorno fa un reporter della Bbc ha chiesto informazioni sul jet British Airways finito fuori pista a Heathrow, è stato subito individuato e la risposta è stata: «Attenti a questi sorci che cercano spazzatura ». Ma i Professional Pilots hanno anche storie molto più leggere e rassicuranti. La sezione Air Crew si presenta così: «L’altra metà dell’equipaggio, che deve sopportare la merce che si carica a bordo da sola», vale a dire i passeggeri. E piovono i racconti sull’esperienza più imbarazzante: vassoi rovesciati; giubbotti di salvataggio indossati al rovescio durante le dimostrazioni; l’ordine a un passeggero di togliersi le cuffie: «Ma erano apparecchi acustici». E una hostess che annunciava l’atterraggio imminente a Ginevra e vedeva i passeggeri sempre più nervosi; e si arrabbiava; finché non ha capito: erano diretti a Granada. «Per la vergogna avrei voluto essere risucchiata da un vuoto d’aria». G. Sant.