Francesca Caferri, la Repubblica 5/2/2008, pagina 11, 5 febbraio 2008
"Colpevoli di adulterio", orrore in Iran due sorelle condannate alla lapidazione. la Repubblica, martedì 5 febbraio Due sorelle iraniane sono state condannate a morte per lapidazione perché riconosciute colpevoli del crimine di adulterio: la sentenza, secondo quanto riferisce il quotidiano riformista iraniano Etemad, è stata confermata dalla Corte suprema e potrebbe dunque essere eseguita in qualunque momento
"Colpevoli di adulterio", orrore in Iran due sorelle condannate alla lapidazione. la Repubblica, martedì 5 febbraio Due sorelle iraniane sono state condannate a morte per lapidazione perché riconosciute colpevoli del crimine di adulterio: la sentenza, secondo quanto riferisce il quotidiano riformista iraniano Etemad, è stata confermata dalla Corte suprema e potrebbe dunque essere eseguita in qualunque momento. Zohrer e Azar Kabiri, 27 e 28 anni, della provincia di Teheran, entrambe madri di un figlio, sono state condannate dopo che il marito della prima aveva piazzato una telecamera in casa durante un´assenza di due giorni. La macchina avrebbe ripreso le due ragazze mentre erano nell´abitazione con degli uomini, ma non ci sarebbero stati contatti sessuali: «Non ci sono prove per emettere una sentenza di lapidazione - ha detto al giornale Jabbar Solati, il legale delle ragazze - sono state processate due volte per lo stesso crimine». Arrestate nel febbraio 2007, in un primo procedimento le due giovani - che hanno riconosciuto di essere le donne riprese nel video ma hanno negato qualunque contatto sessuale con gli uomini in questione - sono state condannate a 99 frustrate per aver intrattenuto una «relazione illegale». Dopo l´esecuzione della condanna, su sollecitazione del marito di Zohrer il procedimento è stato riaperto, le ragazze sono state riportate in carcere e quindi condannate a morte ad agosto. Il loro caso è tornato di attualità in questi giorni perché la Corte suprema ha confermato la sentenza e perché Solati, legale noto per la sua difesa dei diritti umani, ha assunto la loro difesa, denunciando il giudice di primo grado per aver intimidito le ragazze e averle costrette a confessare cose non vere. In Iran l´adulterio è un reato punibile dal codice penale: secondo la legge detta dell´Hodoud uomini e donne non sposati che commettono adulterio sono punibili con 100 frustrate, mentre i coniugi - uomini e donne - possono essere condannati a morte. La norma stabilisce che le donne debbano essere sepolte fino al collo e poi colpite con pietre «né troppo grandi né troppo piccole» in modo da assicurare una morte lenta e dolorosa (per gli uomini il procedimento è diverso). Dopo una dura campagna di pressioni internazionali, l´Iran aveva sospeso le lapidazioni nel 2002, ma nel 2006 almeno una persona è stata uccisa in questo modo: Amnesty International denuncia altri due casi simili nel 2007. Secondo l´organizzazione internazionale, che proprio nei giorni scorsi ha fatto partire una campagna contro la lapidazione in Iran, nove donne e due uomini sono in attesa di essere lapidati nelle carceri del paese. Un appello per le due ragazze è stata lanciato anche dalle Nazioni Unite e dall´organizzazione Women living under muslim laws. Francesca Caferri