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 2008  febbraio 05 Martedì calendario

«LE DONNE DA ME VOGLIONO TUTTO...»

Grazia 5 febbraio 2008. Non leggete questa intervista pensando alla solita faccia di Emilio Fede. Toglietevi dalla testa il suo modo di gesticolare. Dimenticate la sua propensione a dire una cosa per poi fingere di essersela fatta scappare. Niente di tutto questo: in due ore di conversazione, Fede è stato nella parte di Fede soltanto per qualche minuto. Poi ha cominciato a parlare in modo imprevedibilmente sommesso: le mani ferme, incrociate sulla scrivania. Niente frasi a metà, nessun pentimento simulato. «Sono contento di parlare con un giornale femminile. A me piacciono molto le donne». Mi perdoni, direttore, questa non è una notizia. «Mi hanno sempre fatto passare per un latin lover, ma non è vero. Io non so resistere all’amore, ma nemmeno alla richiesta di una donna. Lo sa che da me vengono per chiedermi di tutto?». Tutto cosa? «Un consiglio, un aiuto, una pastiglia per il mal di testa, una soluzione a un grosso dubbio. Io sono qui, per tutte». E lei da chi va a chiedere aiuto? «Io? Questo è un problema. Io vivo in uno stato di assoluta solitudine, da tutti i punti di vista. Abito a Milano, mia moglie a Roma: non è una persona con cui possa dividere i miei problemi. Ci sentiamo molte volte al giorno, ma fra noi si è creato un... distacco, un distacco psicologico. Aggravato da certe fotografie». Quali fotografie? «Quelle che mi riprendono con Raffaella Zardo. Tutti pensano che ci sia una storia fra noi. Non è vero: l’ho conosciuta l’estate scorsa e mi sono intenerito. Lei aveva bisogno di lavorare e io le ho fatto fare Sipario. Adesso guadagna discretamente... Comunque mia moglie ci detesta». Be’, è comprensibile. «Fra noi c’è solo un’amicizia. Giuro che Raffaella non l’ho mai nemmeno baciata. Il fatto è che mia moglie ha cominciato a frugare nella mia vita in modo ossessivo. Non lo aveva mai fatto. Abbiamo sempre vissuto molto lontani: in 40 anni di matrimonio, ne abbiamo passati insieme al massimo sei. Lei non si è mai preoccupata dei miei amori veri o presunti: certe ”situazioni” non l’hanno mai sconvolta. Adesso, invece, quando mi telefona ho paura, non vedo l’ora che finisca. Io non posso essere aggredito. Non ce la faccio». Che cosa non riesce a fare? «Non riesco a reggere l’ostilità. Sembro un uomo sicuro, ma sono molto fragile. E l’aggressività mi spaventa. Dipendo moltissimo dall’umore degli altri. Dal loro sguardo e dalla loro approvazione». Con il mestiere che fa... deve essere un tormento. «Lo è da sempre. E da sempre sono capace di fingere indifferenza. Ho avuto una madre durissima: mi puniva continuamente. Io ho imparato a dissimulare: riuscivo a non piangere per ore. Poi, la sera, quando tornava a casa mio padre, scoppiavo in lacrime per farmi consolare da lui». Non mi dica che, da allora, non si fida delle donne. «Dico che non ho ancora smesso di cercare di farmi amare da loro». In che modo? «Mi sta chiedendo se sento il bisogno di qualcuno che mi tenga la mano? La risposta è sì. Anche se ho il mio lavoro che mi fa compagnia. Ho la mia vita. Mi tengo bene: faccio ginnastica tre volte la settimana, resisto con lucidità di pensiero». Che cosa fa quando la sera esce dagli studi del Tg4? «Eccola, la solitudine. Quando esco non so che cosa fare, e soprattutto non ho una persona con cui parlare». Ha paura? «Ho una paura fottuta della morte». Antidoti? «L’ironia. E l’autoironia. Recentemente Raffaella ha rilasciato un’intervista su di noi. Le hanno chiesto chi fosse lei per me. Le ho suggerito di rispondere che è la mia badante. E lei l’ha fatto. una ragazza piena di vita. Ha un carattere terribile, ma sa essere meravigliosamente allegra». Che cosa non sopporta? «I funerali. Mi fanno arrabbiare. Trovo così ingiusto cercare di consolare il dolore delle persone con le parole». un rito. «Io non sono credente». Perché ha la fotografia di Padre Pio dietro la scrivania? «Ogni tanto gli faccio qualche domanda e lui non risponde. Ma io lo tengo lo stesso. E comunque...». Comunque? «Odio anche i matrimoni. Perché penso a quello che succede dopo». E che cosa la diverte? «Il mio lavoro, moltissimo. Fin da quando, da ragazzo, rubavo le lenzuola a casa e le rivendevo per avere i soldi del treno: volevo andare a Roma a collaborare con il Messaggero». Qual è il momento del suo lavoro che le piace di più? «Il giorno dopo. Quando vedo i dati di ascolto. Ci crede se le dico che, secondo un sondaggio, il 96% degli italiani sa chi sono io?». Le piace? «Mi piace tutta questa notorietà. Anche se ha degli inconvenienti: sono stato minacciato, devo girare con la scorta». Lei è un uomo coraggioso? «Sono un uomo che si porterà dentro per sempre un gesto di vigliaccheria: mio padre stava malissimo e io ho mandato mio fratello in aereo insieme a lui, perché avevo paura di vederlo morire. successo e non me lo perdonerò mai». Esiste una persona per cui lei farebbe qualunque cosa? «Esiste, ma non dico chi è». E lei, si sente amato? «Io? Gliel’ho detto: sono lucido. Se una persona si avvicina a me, a questa età, che cosa posso pensare? Ogni giorno mi guardo allo specchio e mi dico: sei alto, biondo, giovane. Mi prendo in giro da solo: non sopporto che lo facciano gli altri». Lei è mai stato serio in amore? «Per conquistare le donne ho fatto di tutto. Ho detto di essere gay, per convincerle a ”salvarmi”. Ho raccontato di essere orfano...». La verità mai? «La verità... Solo chi mi ha fatto soffrire è riuscita a farmi sentire capace di amare». Da dove viene la croce d’oro che porta al collo? «Me l’ha regalata un’ammiratrice: voleva dimostrarmi il suo affetto». Ce l’ha da molto? «Dall’estate scorsa». uno strano momento per lei, vero? « un momento in cui devo fare una scelta. E non riesco a farla. Lei lo sa che ho fatto un esame cardiologico e ho fatto questa straordinaria scoperta di avere due cuori. Che spiega molte cose...».
Stefania Rossotti