Corriere della Sera 26/01/2008, Giovanni Stringa, 26 gennaio 2008
Della Valle: tempi difficili E «gratifica» i dipendenti. Corriere della Sera 26 gennaio 2008. MILANO – Dopo auto e bulloni, ora tocca al made in Italy
Della Valle: tempi difficili E «gratifica» i dipendenti. Corriere della Sera 26 gennaio 2008. MILANO – Dopo auto e bulloni, ora tocca al made in Italy. Gli aumenti di stipendio decisi unilateralmente dalle aziende, fino a pochi giorni fa legati essenzialmente alle trattative per il contratto dei metalmeccanici, conquistano un numero crescente di imprenditori. Quando ancora mancava l’accordo tra Federmeccanica e sindacati, la Fiat di Sergio Marchionne aveva messo sul piatto un anticipo di 30 euro al mese per ogni dipendente. La Brembo di Alberto Bombassei 43 euro, le acciaierie Valbruna di Vicenza 50 euro, e così via. Poi sono arrivati i piccoli casi di bonus veri e propri, come la trevigiana Hausbrandt, che complice l’impennata dei ricavi ha aumentato lo stipendio di 200 euro a ogni dipendente. Ieri, il "colpo grosso". La Tod’s di Diego Della Valle ha deciso di assegnare per il 2008 un bonus di 1.400 euro a ognuno dei 1.700 dipendenti. Il totale dell’operazione vale quasi 2,4 milioni, in una società, quotata a Piazza Affari, che nei primi nove mesi dell’anno ha registrato un utile netto di 57,8 milioni. L’iniziativa, si legge in una nota, è stata pesa «in considerazione dell’oggettiva difficoltà nella quale versano i lavoratori per la reale perdita di potere d’acquisto del loro salario». La mossa del gruppo marchigiano, uno dei simboli del made in Italy, va nella direzione di un maggiore legame tra risultati aziendali e salari. Gli ultimi dati consuntivi di Tod’s, sui primi nove mesi del 2007, segnano un incremento dei ricavi del 14,1%. E «anche per il 2008» lo stesso Della Valle si è dichiarato «convinto di ottenere risultati molto buoni ». E’ proprio per «dare un segnale di solidarietà e ringraziamento per il lavoro svolto dai dipendenti» che i vertici del gruppo hanno deciso il bonus. Ma la gratifica spiazza il confronto con il sindacato. Valeria Fedeli, segretaria generale dei tessili Cgil, ha accolto naturalmente con favore la mossa per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori. Ma insiste nella sua critica al sistema di relazioni industriali del gruppo: «Della Valle continua a negare un confronto in azienda con il sindacato », è il commento della Fedeli, che invita il numero uno della società a discutere «sulle condizioni complessive di lavoro e sulle prospettive future dell’azienda nei processi globali». E conferma una conferenza stampa sindacale per lunedì. Giovanni Stringa