La Repubblica 29/01/2008, FRANCO MONTINI, 29 gennaio 2008
Moccia, esordio da record quasi 5 milioni in tre giorni. La Repubblica 29 gennaio 2008. ROMA. Dopo i trionfi natalizi dei cinepanettoni, il cinema italiano coglie un altro clamoroso successo: Scusa ma ti chiamo amore, uscito venerdì, ha rastrellato in tre giorni oltre 4,6 milioni di euro
Moccia, esordio da record quasi 5 milioni in tre giorni. La Repubblica 29 gennaio 2008. ROMA. Dopo i trionfi natalizi dei cinepanettoni, il cinema italiano coglie un altro clamoroso successo: Scusa ma ti chiamo amore, uscito venerdì, ha rastrellato in tre giorni oltre 4,6 milioni di euro. Non è un record assoluto, ma, in relazione al numero delle copie in distribuzione, 500, poco ci manca: il miglior esordio assoluto in Italia appartiene a Il codice da Vinci con 7,951 milioni di euro incassati per 815 copie, mentre il record italiano va a Pinocchio di Benigni 7,035 milioni di euro per 627 copie nel 2002. Eppure Federico Moccia, forse intimorito dall´esperienza del suo primo film, Classe mista III A, uscito una decina d´anni fa, accompagnato da straordinario insuccesso, confessa di aver provato una grande paura: «Venerdì quando ho letto i giornali - racconta - ho cominciato a tremare: le recensioni del mio film, di cui sono sinceramente orgoglioso, erano quasi tutte negative, spesso anche un po´ astiose. Per evitare di cadere in depressione, ho ripensato a quanto diceva mio padre Pipolo: ogni volta che prendi i pesci in faccia dai critici hai la certezza del successo di pubblico. Ma, per convincermene definitivamente, sono dovuto andare in sala: venerdì, nascosto in mezzo al pubblico, ho potuto constatare che gli spettatori reagivano bene: ridevano e si emozionavano esattamente come speravo accadesse». Lo scollamento fra giudizio critico e successo di pubblico, soprattutto per il cinema popolare italiano, non è una novità, bensì la regola; è sempre accaduto sia con registi e attori successivamente rivalutati, sia con film che anche nel tempo hanno continuato ad essere considerati irrecuperabili. Le dimensioni del successo di Scusa ma ti chiamo amore, già bestseller in libreria, superano comunque ogni più rosea previsione: «Personalmente - spiega Moccia - mi sarei accontentato di fare la metà dei soldi rastrellati lo scorso anno all´esordio da Ho voglia di te, che nel primo weekend incassò 6milioni di euro. Lì infatti c´era una storia già nota e soprattutto dei protagonisti molto amati dal pubblico. In questo caso invece i rischi erano molto maggiori anche per la presenza di un quasi quarantenne come protagonista. Invece, proprio andando in sala, ho potuto verificare di non aver perso il mio affezionato pubblico di adolescenti e in compenso di aver guadagnato molti spettatori adulti e in qualche caso perfino avanti con gli anni». Quanto alla capacità di entrare in sintonia con i giovanissimi, nonostante la differenza di età con i ragazzi di oggi, Moccia non ha dubbi: «Certi sentimenti - commenta - sono sempre gli stessi e si tramandano di generazione in generazione. Anche se ieri quando si volevano fare telefonate segrete alla ragazza ci si rifugiava nella cabina a gettone ed oggi si usa il cellulare, le emozioni sono identiche. Il segreto del mio successo è solo una questione di memoria; mi piace raccontare quello che ho provato anch´io all´età dei miei personaggi». FRANCO MONTINI