La Repubblica 29/01/2008, LUIGI BIGNAMI, 29 gennaio 2008
Satelliti, razzi e oggetti smarriti così lo Spazio minaccia la Terra. La Repubblica 29 gennaio 2008
Satelliti, razzi e oggetti smarriti così lo Spazio minaccia la Terra. La Repubblica 29 gennaio 2008. Un satellite a missione segreta del National Reconnaisance Office, uno degli enti spaziali americani preposti alla sorveglianza degli Stati Uniti, dallo scorso 22 gennaio sta perdendo quota ad una velocità di un chilometro al giorno. Attualmente si trova tra i 273 e i 277 chilometri, ma tra qualche settimana si troverà ad una quota così bassa che l´atmosfera lo frenerà fino a farlo precipitare sulla Terra. Dove, non è dato sapere. Nrol-21, questo il nome del satellite, venne lanciato con un razzo Delta II dalla Base dell´Air Force di Vandenberg, in California, il 14 dicembre 2006. Già poche ore dopo il lancio uscì dall´orbita preposta, forse per un guasto ai pannelli solari. Essendo un satellite segreto poco si sa delle sue finalità, tuttavia varie fonti sostengono che avrebbe dovuto essere utilizzato per sperimentare nuovi strumenti tecnologici da piazzare su futuri satelliti spia. A bordo del Nrol-21, pesante circa tre tonnellate, dovrebbe esserci un sensore radar per il rilevamento della superficie terrestre, messo a punto dalla Lockheed Martin, in grado di rilevare oggetti di piccolissime dimensioni con qualunque tipo di situazione meteorologica. Spiega John Pike, esperto di difesa e "intelligence" della GlobalSecurity.org: «Varie agenzie sostengono che a bordo del satellite vi sia anche del "materiale pericoloso": dovrebbe trattarsi di un propellente, l´idrazina, una sostanza composta da azoto e idrogeno, corrosiva e cancerogena». E a chi ipotizza di abbattere il satellite, Pike risponde che non è questa la strada corretta da utilizzare, perché si creerebbero numerosi oggetti in caduta su un´area molto più vasta rispetto a quella che andrà ad interessare il singolo satellite. «Nel corso degli anni sono stati numerosi gli oggetti spaziali artificiali precipitati sulla Terra e non hanno mai creato problemi. Tuttavia, le agenzie preposte a seguire Nrol-21 stanno monitorando la situazione», ha spiegato Gordon Jahndroe, del National Security Council americano. In effetti, ogni anno, più di una decina di oggetti di dimensioni e peso simili al Nrol-21 precipitano sulla Terra senza creare danni, perché bruciano completamente nell´atmosfera. Attorno al nostro pianeta vi sono attualmente più di 25.000 oggetti di dimensioni superiori ai 10 centimetri che ruotano e vagano a diverse quote: sono il risultato di satelliti in attività, di altri andati alla deriva, di razzi esplosi, di vettori in disuso e non ultimo di oggetti persi da astronauti durante le passeggiate spaziali. Questi oggetti ruotano ad una velocità di 28.000 chilometri all´ora, la velocità necessaria per rimanere in orbita bassa attorno al pianeta. Nel corso degli ultimi anni gli scontri tra questi corpi sono divenuti via via più frequenti. L´ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto lo scorso novembre: un detrito di un satellite spia russo della serie Cosmos si è scontrato con un satellite americano, ormai fuori uso, per lo studio dell´atmosfera terrestre, l´Uars. Più di una volta la stazione spaziale internazionale, oggi abitata permanentemente da 3 astronauti, è stata spostata di orbita proprio per evitare che oggetti di varie dimensioni si avvicinassero pericolosamente ad essa. A volte anche grossi oggetti precipitano sulla Terra. Il caso più eclatante fu il rientro incontrollato dalla prima stazione spaziale americana, la Skylab, del peso di 78 tonnellate. Alcuni frammenti finirono nell´Oceano Indiano. Tra gli altri pesanti satelliti precipitati negli ultimi anni, vi è la stazione spaziale russa Mir, che pesava 135 tonnellate: venne suddivisa in più parti prima di farla precipitare, in modo tale che solo pochi frammenti arrivarono sulla Terra. Le agenzie spaziali di tutto il mondo si stanno impegnando per arginare il problema, facendo sì, per esempio, che gli stadi dei razzi ricadano sulla Terra dopo il lancio dei satelliti e non vadano così a popolare lo spazio. L´Agenzia Spaziale Europea, che attualmente è responsabile per non più del 5 per cento dei detriti esistenti, fa rientrare i satelliti non più in uso guidandoli nella caduta così da evitare che rimangano in orbita senza poter essere controllati. Ma ad oggi non esiste modo di ripulire lo spazio, anche se sono stati avanzati progetti che prevedono l´uso di satelliti dotati di laser per sminuzzare gli oggetti più pericolosi o addirittura satelliti-calamita in grado da attirare oggetti metallici fino ad assumere una certa dimensione e farli precipitare in modo controllato nell´atmosfera, bruciando. Ma nessuno al momento se la sente di assumersi l´onere di simili missioni. LUIGI BIGNAMI