Maria Elena Viola, Grazia 5/2/2008, pagina 54., 5 febbraio 2008
Piero Colaprico, scrittore noir e per tanto tempo cronista di nera alla Repubblica (adesso si occupa d’altro), ogni tanto sente il bisogno di allontanarsi dalla malvagità di cui scrive: «Per un lungo periodo, per "disintossicarmi", ho scritto haiku, micropoesie giapponesi a tema paesaggistico
Piero Colaprico, scrittore noir e per tanto tempo cronista di nera alla Repubblica (adesso si occupa d’altro), ogni tanto sente il bisogno di allontanarsi dalla malvagità di cui scrive: «Per un lungo periodo, per "disintossicarmi", ho scritto haiku, micropoesie giapponesi a tema paesaggistico. Mi piaceva la loro forma criptica ed estremamente ridotta. Comporli mi rilassava parecchio. Non so come mi sia venuta questa passione: sarà che in quel periodo ero un grande consumatore di sushi...». Adesso vorrebbe scrivere un paio di canzoni d’amore, da far cantare a Vasco Rossi o a Paolo Rossi.