La Stampa 26/01/2008, FABIO POZZO, 26 gennaio 2008
L’Italia arranca tra i debiti Venti milioni di sottopagati. La Stampa 26 Gennaio 2008. TORINO. Uno scenario deprimente: l’Italia è più povera e tira avanti pagando tutto a rate e facendo il doppio lavoro
L’Italia arranca tra i debiti Venti milioni di sottopagati. La Stampa 26 Gennaio 2008. TORINO. Uno scenario deprimente: l’Italia è più povera e tira avanti pagando tutto a rate e facendo il doppio lavoro. Arranca con 5 milioni le famiglie indigenti o a rischio di diventarlo (il 23%, per oltre 15 milioni di individui, di cui 3 hanno meno di 18 anni) e 20 milioni di lavoratori sottopagati. Solo una famiglia su tre arriva tranquilla a fine del mese. Questa la fotografia, sempre più grigia, scattata dall’Eurispes con il «Rapporto Italia 2008». Famiglie in affanno Raddoppia, dal 5 al 10%, la percentuale dei nuclei famigliari che ricorrono a prestiti perché non riesce ad arrivare al 27. La situazione, in un anno, secondo Eurispes è «decisamente peggiorata». Quasi la metà degli italiani registra un peggioramento del proprio budget (per il 32,1% lievi segnali e per il 13,7% calo più marcato). Come reagisce? Acquistando a saldo (67,9% delle famiglie), nei grandi magazzini o negli outlet (64,4%); tagliando ristoranti, regali, viaggi e tempo libero (58,9%). E il pessimismo dilaga. La categoria, rispetto allo scorso anno, si è allargata di 15 punti, raggiungendo quota 69,5%. Ma sono di più, il 78,5%, gli italiani che vedono nero rispetto alla situazione economica nei prossimi 12 mesi. Quasi la metà, poi, il 47,7% (il valore più alto degli ultimi sei anni) pensa che sicuramente peggiorerà. Pochi i fortunati: il 13,6% riesce a risparmiare qualcosa (contro il 25,8% del 2007 e il 27,9% del 2005), il 38,2% arriva a fine mese senza patemi. Dal dentista a rate Il credito al consumo fa boom. Un italiano su quattro vi è ricorso nel 2007 (il 25,7%). Per necessità. Vale per tutto: viaggi, libri scolastici, elettrodomestici, auto, mobili, ma anche medici e dentisti. Il valore pro capite è di 1495 euro, l’ammontare del credito al consumo nel primo semestre è aumentato del 17,6%. Salari bassi e sommerso Siamo tra i più sottopagati d’Europa. «Il 10% in meno dei tedeschi, il 20% degli inglesi e il 25% in meno dei francesi» dice l’Eurispes, che calcola in oltre 20 milioni i lavoratori italiani con un salario esiguo. E 1,5 milioni i precari. Tanto che nasce anche una categoria, quella dei «working poors», cioè lavoratori poveri, che sono occupati, ma hanno un tenore di vita vicino a quello di chi non lo è. «Diminuire la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e agire sulla struttura temporale della contrattazione» è la ricetta dell’istituto. Potrebbe essere anche un rimedio al «lavoro nero», che è in piena corsa (vi ricorrono 6 milioni di connazionali doppiolavoristi) e arriva a 549 miliardi, il 35% del Pil. Se a ciò si aggiunge anche l’economia criminale (11,3% del Pil), si arriva a 725 miliardi di euro, quasi la metà della ricchezza prodotta - in chiaro - dal Paese in un anno. FABIO POZZO