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 2008  gennaio 25 Venerdì calendario

Pasticciotto e l’amico sistemato. Il Sole 24 Ore 25 gennaio 2008. «Pasticciotto» lo chiamano i saccensi

Pasticciotto e l’amico sistemato. Il Sole 24 Ore 25 gennaio 2008. «Pasticciotto» lo chiamano i saccensi. Quale onorevole e senatore Cusumano. Con uno che gestisce due pompe di benzina Agip nel cuore di Sciacca è inutile usare il bacio le mani. E poi Pasticciotto-Cusumano è sempre stato un tipo alla mano, di nessuna pretesa intellettuale, amico di tutti. A Sciacca, 40 mila abitanti a metà strada tra la Vigàta di Montalbano e la divina Selinunte, l’amicizia conta mille volte più della politica. Nuccio è stato un democristiano inossidabile, amico di Salvo Lima e del presidente Andreotti. A contare, però, sono anche gli avversari: Calogero Mannino, l’ex pluriministro democristiano, di Sciacca pure lui, l’ha sempre guardato dall’alto in basso. E poi Lillo Mannino di lauree ne ha due, mentre su quella di Cusumano i saccensi (così si chiamano gli abitanti di Sciacca) qualche dubbio lo nutrono: «E quando ha trovato il tempo di laurearsi»? Qui raccontano di quella volta che il ministro Mannino scorreva i resoconti di uno dei suoi segretari, inviato ad ascoltare un comizio di Nuccio-Pasticciotto: sembrava una sequenza di muggiti in sospensione. «Ma davvero Cusumano si è espresso così?», s’impuntò Mannino con il suo uomo. I Pirandello e gli Sciascia non nascono sotto le pietre. Parole belle o brutte, l’Udeur in Sicilia si chiama Cusumano. Anche se da parecchie legislature il suo collegio elettorale è in Lazio e in Campania. Da queste parti, i voti dell’Udeur sono pochini: in Comune ci sono solo quattro consiglieri, uno dei quali ha traslocato con il Movimento per l’autonomia quando ha saputo che il segretario personale di Cusumano, l’inseparabile Filippo Bellanca, era stato prescelto per la candidatura alle regionali. Bellanca è un nome che piacerebbe a Camilleri. Quarantenne di belle speranze, è l’ombra di Pasticciotto. Tre anni fa, quando è convolato a giuste nozze, si è precipitato a Sciacca Mastella in persona. L’altro ministro di casa è quello delle Risorse Agricole, Paolo De Castro, che ha dovuto sorbirsi una passeggiata a braccetto con un raggiante Cusumano. L’incarico a Bellanca all’Agecontrol è nella logica naturale delle cose, spiegano gli amici. «Cusumano è o non è presidente della Commissione agricoltura del Senato?». Alle cattiverie Pasticciotto è abituato. Si racconta che Totò Cuffaro, agrigentino di Raffadali, gli abbia sbarrato la strada nel Centro-destra malgrado il parlamentare siciliano ostenti l’amicizia personale di Silvio Berlusconi e quella di Massimo Maria Berruti, ex capitano della guardia di Finanza, strettissimo collaboratore di Berlusconi, parlamentare di Forza Italia, ma soprattutto proprietario di una villa di fronte a quella di Nuccio-Pasticciotto nella splendida baia della Renella. Pure Berruti è stato condannato per favoreggiamento. L’unico con la fedina penale immacolata è proprio Cusumano, incarcerato per le tangenti all’ospedale Garibaldi di Catania ma poi assolto dalle accuse. In carcere l’onorevole ha rischiato di morire: il suo cuore si è quasi fermato. Come ieri a Montecitorio. Cuore Pasticciotto. Mariano Maugeri