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 2008  gennaio 25 Venerdì calendario

Hawking e Starck astronauti «low-cost». Corriere della Sera 25 gennaio 2008. MILANO – La nuova astronave «SpaceShipTwo» per turisti spaziali è quasi pronta in California

Hawking e Starck astronauti «low-cost». Corriere della Sera 25 gennaio 2008. MILANO – La nuova astronave «SpaceShipTwo» per turisti spaziali è quasi pronta in California. Il miliardario britannico Richard Branson crede nel suo futuro ed è pronto a farla volare. Per questo lo applaudivano soddisfatti i primi cento viaggiatori acquirenti del biglietto cosmico ospitati all’American Museum of Natural History di New York durante la presentazione avvenuta mercoledì. Già duecento persone hanno prenotato il volo da 200 mila dollari (140 mila euro) versando cauzioni per 30 milioni di dollari. Altri 85 si sono detti pronti a farlo. Entro l’anno è previsto il collaudo dello «SpaceShipTwo» mentre i passeggeri potranno iniziare le loro avventure estreme l’anno prossimo o agli inizi del 2010. Fioccano le richieste «Finalmente rendiamo possibile la straordinaria esperienza spaziale alle migliaia di persone che lo desiderano in piena sicurezza. E sono certo che entro cinque anni il prezzo del biglietto scenderà così tanto da renderlo facilmente abbordabile quasi a chiunque», ha aggiunto Branson con l’ottimismo del venditore. I primi a salire sull’astronave come testimonial saranno l’astrofisico inglese maestro dei buchi neri, Stephen Hawking, imprigionato sulla sedia a rotelle da una terribile ma-lattia, e il designer Philippe Starck. Tra coloro che li seguiranno l’entusiasmo è, ovviamente, alle stelle. « fantastico, non vedo l’ora di partire» diceva il pubblicitario Trevor Beattie arrivato da Londra per conoscere i dettagli del suo prossimo balzo oltre l’atmosfera. «Volevo fare l’astronauta per l’aviazione militare americana ma poi il Pentagono ha cancellato il programma. Ora è il momento della rivincita: pago io il biglietto», aggiungeva Richard Bjorklund, ex ufficiale pilota trasformatosi in operatore finanziario di successo a Dallas, in Texas. A rendere possibile il turismo spaziale low-cost è Burt Rutan il più geniale progettista aeronautico americano oggi vivente. Ha costruito il piccolo aero-razzo «SpaceShipOne » con un solo pilota e con questo ha vinto nel 2004 il premio Ansari di 10 milioni di dollari, riservato a chi dimostrava di riuscire a salire due volte a cento chilometri d’altezza tornando incolume. Un volo sub-orbitale, insomma, come quello compiuto dai primi astronauti americani agli inizi degli Anni Sessanta con le capsule monoposto Mercury. Vinto il premio, Rutan è stato avvicinato dal miliardario londinese Richard Branson che, fiutato l’affare, gli ha proposto di fabbricare una vera astronave per turisti più grande e sicura. Così è nata «SpaceShipTwo» che ospita due piloti e sei passeggeri i quali vestiranno per sicurezza delle tute pressurizzate. Un nuovissimo e stranissimo aeroplano, il «White Knight Two», porterà l’astronave, aggrappata sotto l’ala al centro tra due fusoliere, fino a 15 chilometri d’altezza. A quel punto la navicella si staccherà, accendendo il motore a razzo capace di lanciarla a 110 chilometri di quota. Allora i turisti slacceranno le cinture galleggiando senza peso per quattro-cinque minuti, osservando dagli oblò larghi 45 centimetri la curvatura della Terra che ruota sotto di loro, il cielo nero e le stelle brillanti senza tremori. L’eccezionale esperienza durerà in tutto due ore e mezza con decollo e rientro dallo spazioporto «Spaceport America» in costruzione nel New Mexico. Branson ha creato la società Virgin Galactic che subito ha raccolto i primi clienti, prospettando pure la possibilità di vedere da vicino le aurore boreali. Il decollo, in questo caso, avverrebbe da un secondo spazioporto che intende allestire a Kiruna, vicino al Polo Nord. Business e scienza «Con la nuova astronave – aggiunge il miliardario – si potranno portare in orbita piccoli satelliti scientifici o per l’osservazione della Terra. Si apre un nuovo mondo d’affari ». Per questa ragione c’è già chi pensa di fare concorrenza anche a Branson. In Europa c’è il gruppo Eads- Astrium che coltiva un progetto analogo e negli Stati Uniti l’elenco dei pretendenti è già lungo: dalla società Blue Orign fondata da Jeff Bezos, creatore di Amazon.com, a Exploration Technologies, voluta da Elon Musk ideatore di un lucroso sistema per l’e-commerce, e ancora all’albergatore Robert Bigelow che si prepara addirittura a costruire un hotel in orbita. L’avventura cosmica incomincia davvero. Giovanni Caprara