Corriere della Sera 25/01/2008, Mara Gergolet, 25 gennaio 2008
Isabella Rossellini: l’amore pornografico degli insetti. Corriere della Sera 25 gennaio 2008. BERLINO – No, non c’è traccia di nudi
Isabella Rossellini: l’amore pornografico degli insetti. Corriere della Sera 25 gennaio 2008. BERLINO – No, non c’è traccia di nudi. Solo insetti. E Isabella Rossellini che di volta in volta si traveste in libellula, ragno, mantide, lucciola e lumaca per interpretare la vita sessuale degli animali. Green Porno, la serie di corti da un minuto, sta facendo parlare (e scrivere) di sé anche se quasi nessuno l’ha vista. Pensati non per le sale, ma per il cellulare. Presentati al Sundance festival nello Utah, saranno proiettati per l’inaugurazione della sezione Forum della Berlinale a febbraio. Idea, regia, produzione (con l’aiuto di J. Shapiro): tutto di Isabella Rossellini. Lei unica attrice. Otto episodi per otto animaletti, tre destinati ai festival. Chi li ha visti, come la critica della Berliner Zeitung, li definisce, colorati, comici e «molto pornografici». Un ritorno ai tempi di Velluto Blu, il film di David Lynch che la lanciò come Dorothy Vallens, la inquietante e pallida cantante di un cupo locale notturno, il film che più di tutti fece di lei un’icona (anche sessuale)? Vent’anni dopo, lo spirito è diverso, più luce, più leggerezza. Quasi un cartoon. Una zoomata sul volto della Rossellini. «Se io fossi ... una libellula? ». E via a una microstoria che finisce inevitabilmente in un rapporto sessuale. Non sempre senza violenza. Come nell’episodio della mantide (assente a Berlino), dove lei è il maschio divorato dalla femmina. «Quelli, i maschi – dice in un’intervista a una tv americana – continuano a dimenarsi e copulare anche senza la testa». L’attirava, dice, la sperimentazione. «L’idea è venuta al Sundance festival, mi hanno chiesto di fare qualcosa di molto corto per quello che ormai viene chiamato "terzo schermo": i telefonini e i computer ». Dice di aver visto migliaia di film, «è una forma d’arte che ha delle enormi potenzialità, e una crescente audience ». E certo, quello dei «quickies », è ormai un mercato in piena esplosione. Invitati alla Berlinale, hanno in Germania anche un festival parallelo, il Mobile Film Festival (collegato alla kermesse berlinese), quest’anno alla sua seconda edizione. Senza citare l’interesse, dichiarato, e gli investimenti degli studios, come la Universal. Perché Isabella Rossellini ha scelto proprio questo tema? «Volevo qualcosa che informasse, scientifico e preciso. Il modo in cui gli animali fanno l’amore è molto pornografico ». L’attirava l’idea del telefonino. «Così i video sono accessibili a tutti. Volevo qualcosa che scandalizzasse un po’, ma che non venisse censurato». Mara Gergolet