Daniele Semeraro la repubblica 24/01/08, 24 gennaio 2008
Al ”DomainFest” di Los Angeles centinaia di uomini d’affari hanno comprato all’asta indirizzi Internet che in futuro potrebbero trasformarsi in miniere d’oro
Al ”DomainFest” di Los Angeles centinaia di uomini d’affari hanno comprato all’asta indirizzi Internet che in futuro potrebbero trasformarsi in miniere d’oro. Il sito più ambito è stato ”Porn.net”, venduto per 400 mila dollari (276 mila euro), seguito da ”Bookmarks. com” (’bookmark” in inglese significa ”segnalibro”), venduto per 300 mila dollari. ”Alimony. com” (che significa ”alimenti”, nel senso legale del termine, ed è un sito che dà consigli sulle pratiche di divorzio) è stato acquistato per 75mila dollari, ”Butcher. com” (che significa ”macellaio”, ed è un sito non ancora costruito ma evidentemente con grandi potenzialità) per 50 mila dollari e, infine, ”Satinpanties. com” (che suona un po’ come ”mutande di raso”) è stato venduto per 10 mila dollari. Tra gli altri domini strapagati, ”Dude. com”, ”Natural. com”, ”Authorize. com”, ”Face. com”, ”Checkout. com”, ”Neighborhood. com” e ”NewYork. net”. I partecipanti, che sono arrivati a pagare 995 dollari (690 euro) per presenziare a tutte le giornate del DomainFest, hanno anche avuto l’occasione di assistere a una lezione di Frank Shilling, guru dell’acquisto di domini internet che iniziò a collezionarli quasi per gioco e ora ne ha accumulati oltre trecentomila, valutati in più di cento milioni di dollari.