Panorama 31/01/2008, pag.197 GUIDO CASTELLANO, 31 gennaio 2008
Facebook copia scarabeo. Panorama 31 gennaio 2008. Alla notizia che Scrabulous, il passatempo online più cliccato al mondo, potrebbe chiudere i 39 milioni di utenti di Facebook
Facebook copia scarabeo. Panorama 31 gennaio 2008. Alla notizia che Scrabulous, il passatempo online più cliccato al mondo, potrebbe chiudere i 39 milioni di utenti di Facebook.com sono insorti. Scrabulous, che a vedersi sembra la versione online del popolare gioco da tavolo Scarabeo, su Facebook.com è utilizzato da oltre 600 mila persone al giorno, ma non rispetterebbe le regole del copyright. Questo è quanto sostengono la Hasbro e la Mattel, legittimi proprietari del marchio e del gioco Scrabble, che hanno intimato al popolare social network di rimuovere il gioco dal web. Per la precisione la Hasbro detiene i diritti del gioco per Stati Uniti e Canada, mentre la Mattel per il resto del mondo. In Italia, Scarabeo è distribuito dalla Editrice giochi. La prospettiva di non poter più incrociare lettere sullo scacchiere del web ha spinto milioni di persone a sottoscrivere su Facebook.com una petizione affiché il passatempo non venga spento. Molti affermano di aver acquistato una confezione del gioco da tavolo solo dopo aver provato la versione online. Altri sostengono che è solo grazie a Facebook.com che un gioco d’altri tempi è ancora così famoso. Mentre Facebook.com si trincera dietro un formale no comment, i legali che tutelano il marchio del gioco, inventato nel 1938, venduto in 121 paesi e tradotto in 29 lingue, sono passati all’attacco anche con chi ha sviluppato il software Scrabulous. Nel mirino della causa milionaria sono finiti due fratelli, giovani cervelloni indiani di Calcutta: Rajat (26 anni) e Jayant (21 anni) Agarwalla. Il primo laureato in economia e titolare di una software house, il secondo campione di Scarabeo. Secondo il magazine americano Fortune, i due giovani talenti guadagnerebbero 25 mila dollari al mese grazie alla pubblicità messa all’interno delle pagine di Facebook.com dove funziona il gioco. Per i fratelli Agarwalla non c’è nulla di illegale: «I soldi che prendiamo da Facebook. com» hanno dichiarato alla tv britannica Bbc «a malapena servono per pagare i costi dei server. Senza contare» proseguono i programmatori indiani «che online ci sono almeno altri cinque siti che permettono di giocare a Scarabeo». Mentre la polemica monta, sulla rete c’è già chi ha trovato il modo di far apparire campioni tutti quelli che giocano a Scrabulous. Ci sono siti, come Scrabblesolver.co.uk, che suggeriscono le parole che si possono ottenere utilizzando le lettere che si hanno a disposizione. Basta poi un copia-incolla per battere chiunque osi sfidarci su Facebook. Scorretto ma efficace. GUIDO CASTELLANO