Libero 20 gennaio 2008, Leonardo Iannacci, 20 gennaio 2008
Asia la peccatrice si redime «Cerco purezza». Libero 20 gennaio 2008. LEONARDO Addio frustini, orge, french-kiss con i cani, IANNACCI MILANO tatuaggi in zona inguinale raffiguranti gotici bassorilievi
Asia la peccatrice si redime «Cerco purezza». Libero 20 gennaio 2008. LEONARDO Addio frustini, orge, french-kiss con i cani, IANNACCI MILANO tatuaggi in zona inguinale raffiguranti gotici bassorilievi. Addio splatter. Asia Argento ha chiuso, o almeno a sentir lei ha intenzioni serissime di farlo, con il turbolento passato di "drag-queen" a 16:9. Un ruolo che si era costruita ad arte nel corso degli anni e che l’ha consacrata scandalosa attrice in carriera. La figlia di Dario, regista cult dei thriller sanguinolenti degli anni ’70, e di Daria Nicolodi, degna musa del maritino in pellicole ad alto contenuto ansiogeno come "Profon do rosso" o "Phenomena", ha scolpito nel marmo il nuovo credo: «Sono una ragazza complicata, questo è vero, ma ora inseguo soprattutto la semplicità e la purezza». Sich. Ecco fatto, l’ennesima conversione nel mondo dello spettacolo. Come dimenticare il mutamento di Claudia Koll? Asia, protagonista di un momento di forti cambiamenti emozionali, ha visto la luce in un momento delicato della sua vita. Sta affrontando in questi giorni una nuova prova da regista (dopo "Scarlet diva" e "Ingannevole è il cuore più di ogni cosa") e spiega: «Sono alle prese con la sceneggiatura di un film. Il tema è la guerra, ci tocca molto da vicino in questo periodo. Vorrei comunque raccontare una guerra romantica, fatta di battaglie corpo a corpo...». Grande amica di Loredana Bertè, per la quale ha girato alcuni videoclip («Lori è la mia Mamma notte e le auguro un buon Sanremo»), ex moglie di un genietto della musica rock come Morgan e mamma della piccola Anna Lou, Asia ha alle spalle 38 film da attrice, 7 da regista, 6 da sceneggiatrice e 2 da produttrice. Negli Stati Uniti ha ottenuto un buon successo, nel 2002, con il thriller "Xxx". Ora, all’alba del 2008, l’ex demoniaca ha deciso: via la maschera da ragazzina maledetta, pronti gli abiti talari, almeno dal punto di vista della spiritualità e della purezza. D’altra parte il suo nome completo è, di per sè, un cocktail di sentimenti e contraddizioni: all’anagrafe fa Asia Aria Anna Maria Vittoria Rossa. «Rossa ricorda il mio colore preferito, il rosso appunto. Il film più celebre di papà è Profondo Rosso, uno dei miei lavori più riusciti è Scarlet Diva...». Ora la giovane Argento dà una bella ripulita al suo personaggio: «Ho voglia di cambiare». Una virata di 360 gradi che sgomenta i fans più incalliti di questa Juliette Lewis italiana che, nei suoi primi 33 anni, ha fatto di tutto e di più, guadagnandosi l’etichetta di simpatica diva border-line del cinema italiano. Dopo l’incredibile flop del film "La terza madre", ultima fatica (?) da regista di papà Dario la conturbante Asia che in quel pessimo film interpretava il ruolo di una studentessa americana alle prese con i soliti truculenti omicidi - aveva preso le distanze dal clichè: «Mi sono accorta di non avere più voglia di essere l’altra Asia, quella maschera tutta sesso e ribellione che mi ero cucita addosso. Davo al pubblico quello che si aspettava da me. Ora basta con queste stupidaggini, sono una persona normale, con desideri e comportamenti semplici. La vecchia immagine mi disgusta. Per carità non è colpa di nessuno, ma ora è una camicia che mi sta stretta. Ma sono una persona timida, così per proteggermi mi trasformavo nell’altra». Segnali premonitori di un mutamento che, giorno dopo giorno, è diventato più radicale e ha concretizzato la conversione ufficializzata ieri. Difficile - per i bacchettoni - crederci fino in fondo. Basta ricordare quel volatile tatuato sulla pancia di Asia che, ad ali spiegate, affonda gli artigli là dove batte raramente il sole. Oppure quella scena del film di Abel Ferrara "Go go tales" in cui la nostra cerca di fare lingua in bocca con un rottweiler. Resta un dubbio: come ci sarà rimasto il luciferino e sempre più spelacchiato papà Dario alla notizia di questa inquitante metamorfosi? Sarà contento, quel tizzone d’inferno della macchina da presa, oppure, sotto sotto, si sarà sentito un po’ tradito dalla sua Asia? .STRANE METAMORFOSI A sinistra, nella foto piccola, Asia nel look d’esordio, un po’ tamarro. Accanto, in versione "signora". Sopra in una scena di "Go go tales" di Abel Ferrara, bacia un rottweiler. Oly Leonardo Iannacci