varie, 27 gennaio 2008
Tags : Giancarlo Alessandrelli
Alessandrelli Giancarlo
• Senigallia (Ancona) 4 marzo 1952. Ex calciatore. Portiere. «Il portiere della porta accanto ha aperto un paio di ristoranti. Uno è ad Arezzo, l’altro a Porto Cervo e si chiama Next Doors. Già, ”La Porta Successiva”, ça va sans dire [...] dal 1975 al 1979 è stato il vice di Dino Zoff alla Juventus. [...] ”Ricordo sempre le parole del presidente Boniperti, un uomo straordinario, per me unico. Mi diceva di stare tranquillo, che quando Zoff avrebbe smesso di giocare, il portiere titolare sarei stato io. Beh, io ho smesso di giocare tredici anni prima di Dino. Va bene così, anzi benissimo, perché ero alla Juventus. Quando indossi quella maglia la luna ti sembra più vicina [...] grazie alla Juventus ho girato il mondo, ho conosciuto uomini eccezionali come Gianni Agnelli e Montezemolo. Per me la Juventus è una famiglia, sono un tifoso dalla testa ai piedi [...] perché non mi chiedete della partita contro l’Avellino?”. Eccoci: entrò sul 2-0 per la Juventus e prese tre gol? ”Esatto. Subito quell’esperienza mi segnò. Alla fine Zoff era il più arrabbiato: non ce l’aveva con me, ma con i compagni della difesa. Però è grazie a quei tre gol che oggi qualcuno si ricorda ancora chi sono. Ricordo che mi chiamarono Raffaella Carrà e Maurizio Costanzo. E oggi, quando mi ferma un poliziotto e legge la patente dice solo una cosa: Alessandrelli, quello dei tre gol con l’Avellino...”» (g. tim., ”La Gazzetta dello Sport” 27/1/2008).