varie, 25 gennaio 2008
Tags : Gianluigi Pellegrino
Pellegrino Gianluigi
• Roma 12 dicembre 1967. Avvocato • «Il suo ritornello? “Bilanciamento di interessi”. E per l’avvocato Gianluigi Pellegrino fa poca differenza se gli interessi da bilanciare siano quelli dell’utero, degli appalti, di arbitri, o, magari, della siccità. Dice: “Mi occupo di diritto amministrativo: il bilanciamento degli interessi è semplicemente la matrice del nostro lavoro”. E poi spiega che sì, certo nel ricorso (vinto) al Tar sulla fecondazione artificiale la passione alla fine ce l’ha messa. Ma, alla fine, mica tanto di più di quando gli è capitato di occuparsi delle elezioni di Nicky Vendola, presidente della sua Regione, la Puglia. O della sorte dell’arbitro Paparesta. Come dell’autostrada Cispadana. O della stazione Tiburtina a Roma. È fatto così Gianluigi Pellegrino: non ama le ideologie. E anche quando ci ha provato a seguirne qualcuna, non è andato oltre qualche riunione preliminare della nascenda Alleanza democratica. [...] una moglie, due figli: Gianluigi Pellegrino divide tra Roma e [...] Lecce il lavoro che è un’eredità del padre Giovanni, già senatore diessino, già presidente della commissione Stragi, ora presidente della provincia di Lecce. C’è anche un curioso legame anagrafico che lega padre e figlio. Meglio una ricorrenza. Ad essere precisi è proprio una data che li rincorre, tutti e due: il 12 dicembre. “Che è il mio compleanno. Ma anche il giorno in cui mio padre è entrato in Senato, nel 1990”. E poi c’è la ricorrenza nazionale, la strage di piazza Fontana: Gianluigi aveva due anni quel giorno. “E di quel giorno ne avrei sentito parlare a lungo da mio padre quando è poi diventato presidente della commissione stragi”. Padre avvocato, figlio avvocato, sorella avvocato: è una famiglia lo studio Pellegrino. “Non ci sono mai stati contrasti tra noi”, dice Gianluigi. E sono sicuro che questo è merito dell’educazione di mio padre che non ci ha mai imposto nulla. Anzi”. Anzi. Ognuno fa quello che vuole, ma alla fine sempre tutti insieme. Sono tanti i provvedimenti legali che papà Giovanni firma con Gianluigi. [...]» (Alessandra Arachi, “Corriere della Sera” 25/1/2008).