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 2008  gennaio 25 Venerdì calendario

CUSUMANO

CUSUMANO Nuccio (Stefano) Sciacca (Agrigento) 16 ottobre 1948. Politico. Senatore. Eletto nel 1992 con la Dc, nel 1994 con il Ppi, nel 2001 con la Margherita, nel 2006 con l’Udeur. Quello che il 24 gennaio 2008 (caduta del Prodi II), avendo deciso di votare la fiducia al governo nonostante il no del suo partito, fu aggredito dal collega Tommaso Barbato e svenne per la paura • «[...] figlio come Pierluigi Bersani di un benzinaio, è un parlamentare di lungo corso, giacché entrò in Senato nel 1992, quando apparteneva alla Dc di Salvo Lima, ma è vistosamente emozionatissimo. Sbanda, si accartoccia, riprende fiato, va in affanno, si arrabatta in analisi sulla ”complessiva ripartenza rispetto ad un quadro sfilacciato ed appesantito vistosamente dalle permanenti e intense iniziative dell’opposizione” e finalmente, dopo essersi lagnato di quei maligni che hanno confidato ai giornali che lui starebbe sul punto di piantare Mastella per restare fedele al governo a causa di un piacerino fatto a Filippo Bellanca, il suo segretario tuttofare, finalmente si decide: ”Scelgo in solitudine, scelgo con la mia libertà, scelgo con la mia coerenza, senza prigionie politiche, ma con l’esaltante prigionia delle mie idee, della mia probità, scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Romano Prodi”. Non l’avesse mai detto! Dai banchi di An, elegantemente agghindato con un maglione rosso buttato con studiata nonchalance sulle spalle della giacca come il suo grande amico Franco Zeffirelli butta le sciarpe e i foulard, salta su Nino Strano. Che urla: ”Cesso! Sei un cesso! Cesso!”. E poi ”Merda! Sei una merda! Merda!”. Franco Marini tenta disperatamente di calmare gli animi sbattendo la capanella: ”Colleghi senatori! Colleghi senatori!” L’assemblea è un inferno. ”Checca!”, strilla Strano, ”Checca! Checca! Sei una checca squallida!”. In quel momento scatta Tommaso Barbato, il capogruppo Udeur che si fionda sul collega ribelle urlandogli: ”Vergogna! Vergogna!”. C’è chi giurerà: ”Gli ha sputato. Uno sputo alla Totti”. Sputo tentato o sputo consumato? ”Consumato, consumato!”, conferma Gerardo D’Ambrosio: ”Consumato e aggravato”. Cusumano sbianca, si piega su un fianco, si accascia... ”Sta male!”, urla qualcuno. ”Fate largo, sono un medico”, si offre un vicino senatore. E via così, tra urla belluine. Destinate a ripetersi al momento del voto. Quando il ”traditore”, masticando una gomma americana per ostentare d’avere recuperato la padronanza di se stesso, passerà sotto la presidenza per dire il suo ”sì”. [...]» (Gian Antonio Stella, ”Corriere della Sera” 25/1/2008) • «’La storia di quell’assunzione non c’entra per niente con il mio ”sì” a Prodi. del tutto casuale. Chi lo dice afferma il falso. Io sono un uomo libero da ogni condizionamento”. Perché sul fatto che il suo collaboratore Filippo Bellanca, 42 anni, da Sciacca, sia stato assunto il 23 gennaio dall’Agecontrol, agenzia che dipende dal ministero dell’Agricoltura, c’è un’interrogazione parlamentare presentata da Maurizio Gasparri di An e un mare di polemiche. Perché tutto ciò è avvenuto il giorno prima di quello che è ”tradimento” per gli uni (l’Udeur) e ”atto di fedeltà” per gli altri (l’Unione). E [...] Nel giorno del ”sì”, che comunque non ha salvato il centrosinistra, Bellanca ha seguito Cusumano al Senato, ed era tra quelli che lo hanno assistito quando, dopo l’attacco di Barbato in aula [...] ha avuto un malore ed è stato ricoverato in infermeria. [...] ad essere sorpreso dell’assunzione, sembra lo stesso presidente dell’Agecontrol, Cesare San Mauro: ”Non ero stato avvertito dalla direzione generale. Anche il consiglio di amministrazione non sapeva niente. Certo, il direttore generale può assumere, ma solo nell’ambito di un piano varato dal cda. E, in effetti, questa decisione mi è sembrata un po’ distonica”. [...] C’è anche chi ricorda il ”94, quando, non presentandosi in aula insieme ad altri quattro senatori del Ppi, fece passare il primo governo Berlusconi. [...]» (’Corriere della Sera” 25/1/2008).