Varie, 23 gennaio 2008
Claudio Tomaino anni 30. Calabrese, strano di testa, il 27 marzo del 2006, non volendo restituire allo zio infermiere Camillo Pane i 450 mila euro che quello gli aveva prestato, ammazzò lui, la moglie Annamaria e i loro due figli Eugenio e Maria
Claudio Tomaino anni 30. Calabrese, strano di testa, il 27 marzo del 2006, non volendo restituire allo zio infermiere Camillo Pane i 450 mila euro che quello gli aveva prestato, ammazzò lui, la moglie Annamaria e i loro due figli Eugenio e Maria. Rinchiuso nel carcere di Viterbo, quattro volte aveva tentato d’ammazzarsi: una volta s’era tagliato le vene, un’altra volta aveva inghiottito lamette, altre due volte aveva mandato giù grosse quantità di barbiturici. Venerdì 18 gennaio infilò la testa in una busta di plastica, nella busta ficcò pure il fornellino a gas con cui scaldava le vivande e se ne restò così finché non morì asfissiato. Venerdì 18 gennaio in una cella di carcere di Viterbo.