Luigi Bignami, la Repubblica 22/1/2008, pagina 29., 22 gennaio 2008
Il paleontologo americano Neil Shubin è convinto che l’uomo discenda dai pesci. Quattro anni fa lo studioso trovò nei sedimenti dell’Artico canadese un pesce fossile di circa 375 milioni di anni
Il paleontologo americano Neil Shubin è convinto che l’uomo discenda dai pesci. Quattro anni fa lo studioso trovò nei sedimenti dell’Artico canadese un pesce fossile di circa 375 milioni di anni. le analisi di laboratorio mostrarono che l’animale era dotato di collo e mani e dunque per Shubin si trattava di un essere di transizione tra vita marina e terrestre. Altre prove il ricercatore dice di averle trovate nei difetti del corpo umano, segno di un adattamento non ancora compiuto alla vita sulla terraferma. Per esempio le nostre vene sono distribuite in modo da realizzare un sistema circolatorio inefficiente. Le ginocchia sono troppo deboli per sopportare il peso del corpo e il nostro stesso cervello, secono Shubin, si sarebbe evoluto rozzamente rispetto a quelli degli antenati acquatici.