Gabriele Beccaria La Stampa 21/1/08., 22 gennaio 2008
Le radiazioni dei cellulari ritardano e riducono il sonno profondo, causando emicranie e stress. Non solo: possono generare stati di confusione e di depressione, oltre ai tanti sintomi dell’Adhd, la malattia che continua a diffondersi tra le nuove generazioni e che comprende un mix di iperattivismo, incapacità di concentrazione e mediocrissime prestazioni cognitive
Le radiazioni dei cellulari ritardano e riducono il sonno profondo, causando emicranie e stress. Non solo: possono generare stati di confusione e di depressione, oltre ai tanti sintomi dell’Adhd, la malattia che continua a diffondersi tra le nuove generazioni e che comprende un mix di iperattivismo, incapacità di concentrazione e mediocrissime prestazioni cognitive. Lo dice una ricerca del Karolinska Institute e dell’università di Uppsala, in Svezia, insieme con la Wayne State University in Michigan, Usa. I ricercatori hanno usato per i loro esperiementi 35 uomini e 36 donne tra i 18 e i 45 anni: alcuni sono stati esposti a radiazioni simili a quelle emanate da un telefonino e altri, invece, a «false» emissioni. Second Bengt Arnetz, che ha coordinato le analisi, «le evidenze raccolte in laboratorio sono realistiche: suggeriscono che le radiazioni hanno effetti misurabili sul cervello». In particolare possono attivare (o iperattivare) i circuiti legati allo stress, «rendendo le persone più nervose e sveglie, e quindi diminuendo la capacità di rilassarsi e addormentarsi». Metà degli individui coinvolti nei test, inoltre, si è dichiarato «elettrosensitivo»: quando usa il cellulare, si sente fisicamente male, con attacchi di mal di testa e livelli di attenzione in caduta.