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 2008  gennaio 19 Sabato calendario

Lei ha paura della morte? «Non più. Cinque anni fa ci sono andato vicino. Mi sono ammalato, mi hanno operato: ho avuto paura di morire per due mesi, poi sono rinato»

Lei ha paura della morte? «Non più. Cinque anni fa ci sono andato vicino. Mi sono ammalato, mi hanno operato: ho avuto paura di morire per due mesi, poi sono rinato». Le va di raccontare? «Sono momenti durissimi, ti dai da fare, senti il parere di chiunque. Capisco perfino chi si rivolge ai maghi: in certe situazioni ti appigli a tutto». Spesso alla religione. cambiato il suo rapporto con Dio? «Per nulla. Guai, se ci si rivolgesse a Dio solo nel momento del bisogno. Sotto questo aspetto la mia formazione dai Salesiani mi ha aiutato». Diceva che dopo due mesi non ha avuto più paura. Come mai? «Merito dei miei familiari. Quando pensavo alla morte, pensavo che comunque avrei lasciato una famiglia unita, un qualcosa di positivo. Mi dicevo: "Bon, se me ne vado comunque loro sanno cosa fare". Ecco, questo mi ha tolto ogni incubo. Avevo solo un cruccio: non veder crescere Lorenzo, il mio nipotino appena nato». Alla fine ha vinto lei e Lorenzo ha 5 anni. «Mi hanno operato, è andato tutto bene, era un falso allarme. stato il mio successo più importante, ma come dopo ogni vittoria mi sono messo subito a pensare alla partita successiva. Mi hanno operato nel mese di dicembre, ho avuto gli esiti degli esami a gennaio e a febbraio allenavo già la Fiorentina» (Emiliano Mondonico ad Alessandro Dell’Orto).