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 2008  gennaio 19 Sabato calendario

La serrata di Marinella contro i rifiuti di Napoli. Corriere della sera 19 gennaio 2008. NAPOLI – Il più famoso negozio di Napoli chiude per monnezza

La serrata di Marinella contro i rifiuti di Napoli. Corriere della sera 19 gennaio 2008. NAPOLI – Il più famoso negozio di Napoli chiude per monnezza. Da lunedì gli appassionati delle cravatte di Marinella dovranno rassegnarsi ad aspettare che la città torni ad avere un aspetto decente. Soltanto allora il titolare dell’azienda, Maurizio Marinella, deciderà di rialzare la saracinesca dell’antica bottega di Riviera di Chiaia. Una serrata personale, senza aspettare che le associazioni di categoria si decidano a dare un segnale di protesta che coinvolga tutti i commercianti. Se vogliono, gli altri possono seguirlo, lui nel frattempo fa da solo. Una provocazione? «Macché, la mia è una decisione sulla quale non intendo assolutamente tornare. Non è più possibile continuare in queste condizioni. Chiudo in segno di lutto per la mia città. Sono d’accordo i miei 50 dipendenti. Vedo confezioni di alimenti con la scritta: "Prodotto non campano" e mi sento mortificato. Basta». Una scelta di cui si parlerà sicuramente anche all’estero, visto quanto è famoso Marinella e quanto sono diventati famosi i rifiuti di Napoli. «E infatti dall’estero cominciano ad arrivare segnali inquietanti. L’hotel Vesuvio ha solo dieci stanze occupate, e l’Excelsior undici. Altri alberghi sono stati costretti a mettere una doppia a settanta euro. In aprile era previsto un convegno medico che avrebbe portato qui 1.800 persone. L’hanno già annullato». Maurizio Marinella non dice di avere una ricetta per risolvere la crisi, ma come tutti i napoletani vorrebbe sentire meno parole e vedere più fatti. «Dobbiamo pretendere la tolleranza zero. Invece vedo solo dibattiti in cui non si fa altro che scambiarsi accuse e rimpallarsi la responsabilità di quello che sta succedendo. Però le strade continuano a essere invase dai rifiuti. E vivere qui sta diventando impossibile. Ieri ho portato al ristorante due amici giapponesi. Dopo aver mangiato il primo ce ne siamo andati. C’era una puzza insopportabile». Ormai infatti scene disastrose se ne vedono in qualsiasi punto della città. Il negozio di Marinella è a due passi dal lungomare, e pure lì c’è immondizia accumulata da giorni. Ieri mattina c’è stata anche una protesta proprio da quelle parti, sono stati incendiati i sacchetti dei rifiuti e rivoltati i cassonetti. Altro caos mentre il commissario straordinario Gianni De Gennaro, dopo la riunione dell’unità di crisi dell’altro giorno, ha deciso di mandare i militari a ripulire tre aree della periferia: Barra, Ponticelli e Pianura, diventato il quartiere simbolo della protesta contro i rifiuti perché gli abitanti non vogliono la riapertura della discarica. Militari al lavoro anche in provincia, a Mugnano e a Caserta, con il compito di ripulire innanzitutto le zone dove ci sono le scuole. Che in alcuni centri continuano a essere chiuse per rischi igienici. Fulvio Bufi