La Repubblica 19 gennaio 2008, Nicola Pellicani, 19 gennaio 2008
Venezia, il ponte di Calatrava sorvegliato speciale
Venezia, il ponte di Calatrava sorvegliato speciale. La Repubblica 19 gennaio 2008. VENEZIA - Il ponte di Calatrava sorvegliato speciale. Una squadra di tecnici ne dovrà monitorare i «movimenti» 24 ore su 24, per almeno cinque anni. In ogni attimo della giornata ci dovrà essere un esperto pronto a leggere i dati trasmessi dai sensori piazzati nei punti strategici dell´opera progettata dall´architetto spagnolo. Perché il ponte, in assestamento, si muove: un centimetro fino ad aggi, quattro quelli che farebbero scattare l´allarme Non c´è pace sul quarto ponte sul Canal Grande. Dopo gli infiniti ritardi, i costi impazziti, arriva un´altra tegola. Eppure il collaudo era andato bene, anche se il ponte resta chiuso ai turisti e la sua inaugurazione viene rinviata di giorno in giorno. E, infatti, il ponte che ha una firma illustre ma non un nome resta un sorvegliato speciale. «Il monitoraggio del ponte di Calatrava - precisa il direttore dei lavori, Roberto Casarin - è attualmente continuo per pura precauzione, ma i dati che abbiamo sono assolutamente tranquillizzanti. Abbiamo previsto un monitoraggio della durata di cinque anni, sottoscrivendo un contratto di 7mila euro l´anno con una ditta specializzata di Bolzano, la Quattro Emme Service, che effettuerà i controlli con i sensori istallati». «Ci siamo resi conto - aveva confessato l´altro giorno lo stesso Casarin ai consiglieri della commissione d´indagine del Consiglio comunale - di doverlo mettere sotto osservazione: lo scheletro d´acciaio ha un´anima viva, si dilata e si restringe con il variare della temperatura». Le conseguenze potrebbero determinare lo spostamento laterale della struttura, in particolare sotto la pressione della folla. Il presidente della commissione, Raffaele Speranzon di An, da sempre ostile al progetto, ha colto l´occasione per partire all´attacco: « una notizia che ha dell´incredibile». Il Comune getta comunque acqua sul fuoco, stigmatizzando il grido d´allarme di Speranzon. Per Casarin «ha riferito il quadro della situazione all´esterno con toni troppo allarmistici». Resta però il fatto che sulla strada della costruzione del ponte di Calatrava, che Cacciari vorrebbe battezzare "de la Zirada", s´incontra un ostacolo dopo l´altro. E l´inaugurazione è sempre di là da venire: non sarà a Carnevale, come annunciato, e nemmeno in aprile. NICOLA PELLICANI