La Stampa 17 gennaio 2008, Guido Ruotolo, 17 gennaio 2008
Per quanto mi riguarda. La Stampa 17 gennaio 2008. Nel dicembre di un anno fa, la Giunta regionale della Campania nomina un diessino presidente degli Iacp di Benevento, Umberto Del Basso De Caro
Per quanto mi riguarda. La Stampa 17 gennaio 2008. Nel dicembre di un anno fa, la Giunta regionale della Campania nomina un diessino presidente degli Iacp di Benevento, Umberto Del Basso De Caro. Una «provocazione», per Clemente Mastella. La giunta Bassolino è in difficoltà - anche allora per la vicenda rifiuti - e l’Udeur minaccia la crisi per quell’affronto in terra mastelliana. Luigi Nocera, assessore regionale all’Ambiente, Udeur, chiama Carlo Camilleri, consuocero di Mastella e di Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale, imprenditore: «Hai visto che è successo il casino con Clemente per il fatto dello Iacp? Mi ha chiamato.... "ti faccio il mazzo quadrato".. Ma non ti fa neanche parlare e dice: "voi a me non mi dite niente...", ma io... guarda... domattina mi dimetto perché quello pensa che lo pigliamo per culo...». Il giorno dopo, primo dicembre 2006, Nocera riparla con Camilleri: «Ieri sera l’ho visto come un pazzo... ma pazzo proprio. Poi...sai.. non ti dà il tempo di parlare. Dice "tu mi dovevi avvisare"...». Il controllo Frammenti di bassa politica, di gestione del potere targato Udeur. C’è questo è molto di più nelle carte della inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Caserta, che ha terremotato la politica nazionale e campana. A leggere l’ordinanza di custodia cautelare del gip Francesco Chiaromonte, ci manca poco che l’Udeur in quanto partito venga definito un’associazione a delinquere. Nel rivelare che Mastella è indagato per concorso esterno in associazione a delinquere, l’ordinanza riporta i capi d’imputazione: «In qualità di segretario nazionale del partito politico Udeur, esercitando un potere di controllo sulle attività degli Enti pubblici e locali ricadenti nel territorio della Campania e, comunque, su quelli in cui figurava la presenza di esponenti politici del suo partito, (Mastella, ndr) offriva un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario alle finalità dell’associazione». Il consuocero La vicenda della nomina del presidente degli Iacp è solo una delle «azioni criminose» compiute dalla «Mastella spa», dall’associazione capeggiata dal consuocero del ministro e del presidente del Consiglio regionale, Carlo Camilleri, da un suo factotum e da due professori universitari. Ieri mattina, dopo una improvvida fuga di notizie - l’ordinanza di arresti domiciliari è stata notificata a Sandra Lonardo sette ore dopo che l’Apcom aveva anticipato la notizia -, sono scattati gli arresti: Carlo Camilleri, Vincenzo Lucariello (ex segretario generale del Tar Campania), Antonello Scocca e Domenico Pianese (in carcere). Altri 19 indagati sono finiti agli arresti domiciliari: Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale, Andrea Abbamonte e Luigi Nocera, assessori regionali, Nicola Ferraro e Ferdinando Errico, consiglieri regionali. Naturalmente tutti Udeur. E ancora: tre provvedimenti interdittivi sono stati emessi nei confronti del prefetto di Benevento, Giuseppe Urbano, Ugo De Maio, giudice del Tar, Giuseppe Treviso, vigile urbano. Infine, il gip ha respinto la richiesta di arresto nei confronti del procuratore di Foggia, Vincenzo Russo, e di altri due giudici amministrativi (Carlo D’Alessandro, Francesco Guerriero). La tentata concussione Per la cronaca, l’inchiesta finirà a Napoli per competenza e nei confronti di Mastella, la Procura intende chiedere l’autorizzazione al Senato per utilizzare le sue intercettazioni telefoniche. Quell’«incazzatura» del ministro - nei suoi confronti si ipotizza il reato di concorso in concussione ai danni di Antonio Bassolino - ha prodotto un braccio di ferro tra l’Udeur e il governatore della Campania. Il risultato: Mastella ha ottenuto la nomina di un suo candidato, Luigi Abbate, a commissario straordinario del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale di Benevento, «un ente che aveva una ordinaria struttura verticistica...» (il ministro aveva provocatoriamente indicato anche un cugino della moglie, Lucio Lonardo). Sono tanti gli episodi contestati alla «Mastella spa». Si va dalla multa stracciata a Camilleri, per eccesso di velocità, dal vigile urbano di Alvignano, alla raccomandazione di due candidati al concorso per 5 posti di collaboratori amministrativi; dalla gara truccata per l’appalto «Progetto piano stralcio per la tutela della costa» dell’Autorità Bacino Destra Sele, vinto da una impresa legata a Camilleri, alla sistemazione di 16 raccomandati che hanno vinto un concorso pubblico - bandito dall’Autorità del Bacino Sinistra Sele - per contratti di collaborazione per 12 ingegneri, 4 architetti, 6 geologi e 8 geometri. Nulla sfuggiva all’associazione a delinquere. Dal Progetto per un complesso turistico ricettivo in località Fenosa, comune di Sapri, alla gara d’appalto per il «Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e sicurezza dei sistemi afferenti il centro abitato di Cerreto Sannita». A proposito del comune del beneventano, a Clemente Mastella viene contestato un altro episodio che lascia di stucco: il sindaco forzista Antonio Barbieri (finito anche lui ai domiciliari) viene costretto a nominare Ciro Melotta, Udeur, assessore ai lavori pubblici, con la minaccia di bloccare i finanziamenti regionali stabiliti per il «Piano di insediamento produttivo di Cerreto Sannita». Il tradimento C’è poi il capitolo delle nomine sanitarie che vede tra i protagonisti la moglie del ministro, Sandra Lonardo. In sostanza, l’Udeur ottiene che Luigi Annunziata diventi direttore generale dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna e Sebastiano di Caserta. Solo che, a un certo punto, Annunziata si rifiuta di «obbedire» alle indicazioni della «Mastella spa». Per esempio, nomina primario il fratello di un parlamentare di Forza Italia, Sergio Izzo, e non quello indicato dall’Udeur. Va ricordato, lo scrive esplicitamente il gip, che sostanzialmente l’inchiesta si regge sulle intercettazioni telefoniche. Dunque, la questione sanitaria. Sandra Lonardo parla con il consuocero Carlo Camilleri: «Da quanto non vedi Annunziata, quello di Caserta?». «Da ieri mattina. Mi ha detto: "Ma perché stanno tutti contro di me?. Io sono stato sempre a disposizione"...». Risponde Sandra Lonardo: «Ti dice delle cazzate perché non è vero.... Per quanto mi riguarda lui è un uomo morto!!!. E lo è anche per mio marito. Quindi per cortesia tenetevene alla larga». Guido Ruotolo